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Il “brand Italia” vince col turismo enogastronomico. La Brambilla ha presentato la commissione per rilanciarlo

Il “brand Italia” vince col turismo enogastronomico. La Brambilla ha presentato la commissione per rilanciarlo

By Redazione

Roma  –  Le Strade e le Città del vino, i tour dell’olio, una convention sugli Stati Generali dell’Enoturismo d’Italia a S. Patrignano,
la visibilità delle eccellenze in tutte le fiere dove l’ENIT  sarà presente a livello mondiale, una articolata campagna di comunicazione mirata che sappia uniformare le mille
realtà del gusto nel Belpaese.  Il rilancio del “brand” Italia, del made in Italy e dell’ Italian Style passa anche attraverso l’enogastronomia.  Ecco perché il neo
ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla ha istituito la Commissione per la promozione ed il sostegno del turismo enogastronomico , che ha ufficialmente presentato in una affollatissima
conferenza stampa a Palazzo Taverna, nel cuore di Roma. Accanto al ministro il presidente onorario della Commissione Gualtiero Marchesi, figura di riferimento ed ambasciatore a livello
internazionale della grande ristorazione italiana,  il coordinatore della Commissione giornalista Pierluigi Ronchetti, nonché i 15 membri della stessa.

Il ministro ha esordito dicendo che  l’istituzione della Commissione per l’enogastronomia si inserisce nel lavoro intrapreso per la “destagionalizzazione” del turismo, che in Italia
può essere davvero  “quattro-stagioni” valorizzando anche i segmenti delle terme, sport, welness, oltreché naturalmente storia, arte e cultura. Un nuovo slogan – in questo
senso – sarà infatti “…l’Italia è molto di più..”, per rafforzare così  le identità locali, ricchissime di distretti significativi, borghi e storia
: “scoprire l’Italia” dunque, dove anche l’enogastronomia è forte motivazione di viaggio, che perdipiù si coniuga con naturalezza a tutte le altre.  Per le attività
promozionali congiunte a filiere alimentari, il ministro del Turismo prevede un sinergico rapporto col collega dell’Agricoltura Gianluca Zaia, ma anche – sottolinea Brambilla – il Turismo
nazionale come servizio ai territori, alle province ed alle Regioni; il portale web in ristrutturazione , diventerà una grande vetrina per tutti i territori italiani.  Si stanno
predisponendo infine proposte articolate sulla domanda estera, dove ad esempio per i mercati emergenti (Cina, India, Brasile) si propongono anche pacchetti turistici integrati nel cuore della
storica Europa (Italia-Francia-Spagna).  Il ministro ha concluso la conferenza stampa elogiando l’impostazione del lavoro della Commissione enogastronomica che sta elaborando alcuni
importanti progetti per il rilancio dell’immagine e delle eccellenze enogastronomiche d’Italia.

Terenzio Medri (Associazione Italiana Sommelier) e Roy Berardi (Romagna Terra del Sangiovese), i romagnoli membri della Commissione per l’enogastronomia del Ministero del Turismo, in una
dichiarazione congiunta “…esprimono grande soddisfazione per la partecipazione ai lavori di questa Commissione : il “Vigneto Italia” e le eccellenze enogastronomiche di territori che hanno
qualcosa da dire a turisti motivati e curiosi, trarranno beneficio dall’attenzione del ministero nazionale del turismo. Per la Romagna si aprono interessanti e concrete opportunità : e
non è un caso che la prima Convention che darà visibilità mediatica e respiro nazionale all’enogastronomia d’Italia, non si terrà in Piemonte o in Toscana , ma in
terra di Romagna , ed in un luogo significativo come S. Patrignano”.

La Commissione per la promozione e valorizzazione del turismo enogastronomico

La Commissione per la promozione e la valorizzazione del turismo enogastronomico nasce all’interno del Comitato per le strategie e lo sviluppo dei prodotti turistici italiani volto alla
destagionalizzazione e istituito presso il Ministero del Turismo.

Il turismo legato all’enogastronomia è diventato ormai una specifica componente dell’offerta turistica italiana. I giacimenti legati alla cultura della buona tavola di cui il nostro
Paese è ricco, hanno tutte le potenzialità per attirare  ogni anno milioni di turisti, anche nei periodi della cosiddetta “bassa stagione”. Per dare valore all’intera offerta
turistica italiana,  sia internamente che sul piano internazionale, occorre affrontare due momenti fondamentali  che la Commissione intende porre al centro della propria
attività nei prossimi mesi. E cioè intende favorire:

1)  Una forte presa di coscienza collettiva della quantità e della qualità del nostro “tesoro” agroalimentare, unico al mondo anche per la sua varietà in rapporto
all’estensione territoriale.

2) Un coordinamento a tutti i livelli  indispensabile per razionalizzare la varietà dell’offerta e consentire la creazione di iniziative e  network enogastronomici capaci di
attirare turismo anche destagionalizzato.

Con questi obbiettivi compito primario della Commissione sarà anche quello di intercettare eventi ed eccellenze enogastronomiche che meritino appoggio e valorizzazione. Per questo
è in atto una mappatura  del territorio italiano, un censimento delle tipicità,  che sia la piattaforma partendo dalla quale il turismo enogastronomico
potrà  anche assumere un ruolo e una presenza importanti nel Portale Italia e raggiungere e  affascinare  via internet una massa enorme di potenziali clienti.

La commissione sta lavorando alla realizzazione di diverse iniziative tra le quali:

•             una Convention sugli Stati Generali dell’Enoturismo d’Italia e in generale sul turismo enogastronomico previsto a
San Patrignano per il prossimo 13 e 14 novembre;

•             tour nelle principali città europee distribuite per aree per contattare il grande pubblico, con con
l’organizzazione di workshop turistici;

•             stand specifici dedicati alle proposte del turismo enogastronomico in tutte le fiere nelle quali l’Enit è
presente a livello europeo e mondiale, comprese quelle agroalimentari;

•             una carta per la valorizzazione del turismo enogastronomico attraverso la quale i protagonisti della filiera
(territori, imprese, istituzioni) declinano gli impegni che assumono nei confronti del consumatore/turista, fissando, così, i requisiti di qualità che l’offerta del turismo
enogastronomico si impegna a raggiungere; 

•             una promozione a livello nazionale delle varie “strade del vino”, dei “tour dell’olio” e di altre iniziative di
questo tipo per dare una forte visibilità ai prodotti di qualità ed ai territori di produzione;

•             istituzione di una sorta di Palazzo dell’ enogastronomia italiana, in un’area non lontana da Milano e in vista
dell’Expo, che sia  un faro riconoscibile, un punto di raccordo di tutte le attività inerenti al turismo del settore, con la previsione  anche di una UNIVERSITÀ
DELL’ACCOGLIENZA;

•             operazione volta alla salvaguardia della tradizione gastronomica italiana, quella messa più a rischio dalla
globalizzazione e dalla urbanizzazione, salvando dalla sparizione piatti spesso poveri, figli di una tradizione orale e tramandati soprattutto all’interno delle famiglie patriarcali.

In sintesi, la commissione del turismo enogastronomico avrà  la non facile mission di monitorare le eccellenze italiane del settore, valorizzarle e comunicarle. Dovrà
proporre iniziative in grado di  colpire la fantasia dei potenziali turisti italiani e stranieri e vigilare affinchè l’accoglienza italiana sia all’altezza della sua fama e delle
sue possibilità.

Perchè alla figura del turista che si limita a “guardare l’I

Membri della Commissione per la promozione ed il sostegno del turismo enogastronomico

Gualtiero Marchesi

Classe 1930, è il capofila della linea innovativa della cucina italiana e internazionale, con una spiccata passione per una gastronomia dove scienza culinaria e belle arti si coniugano.
Si avvicina giovanissimo alla gastronomia nel ristorante dei genitori, il Mercato, per poi frequentare la scuola alberghiera di Lucerna e perfezionarsi presso alcuni dei migliori ristoranti
francesi. Ritorna in Italia nel 1977 e inaugura a Milano il suo ristorante di via Bonvesin de la Riva, riscuotendo un immediato successo ottenendo per la prima volta in Italia, nel 1985, le tre
stelle della Guida Michelin. Nel 1986 viene insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica che si aggiunge a numerosi premi come l’Ambrogino d’Oro e riconoscimenti in Italia e all’estero.
Nel 1989, primo in Italia, riceve il premio internazionale “Personnalité de l’année” per la gastronomia e nel 1990 il ministro della Cultura e della Comunicazione Francese Jack
Lang lo nomina “Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres”. Nel 1991 il Presidente Cossiga lo nomina Commendatore. Nel settembre 1993 si trasferisce in Franciacorta dove, oltre al
ristorante, crea l’Albereta, locanda con 56 suite. Nel 2002 l’Accademia Internazionale della Gastronomia gli riconosce il Grand Prix Mémoire et Gratitude, il più prestigioso
premio conferito dall’Accademia “allo chef che nella storia ha lasciato un segno per l’innovazione”. Nel 2003 fonda ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Colorno, di cui è
Rettore. Nel 2008 apre a Milano il Ristorante Teatro alla Scala Il Marchesino (nei locali che ospitarono il Biffi Scala) e nel 2009 è premiato a Madrid fra gli undici cuochi al mondo che
più hanno influenzato la cucina nell’ultimo decennio.

Pierluigi Ronchetti

(Modena, 1947), giornalista professionista, laureato in Filosofia a Bologna. Nel 1979 è direttore dei programmi di Telemilano, emittente lombarda da cui nascerà Canale 5.

Dal 1980 al 2002 ha lavorato a Tv Sorrisi e Canzoni, di cui è stato direttore responsabile per oltre otto anni . Ha diretto anche mensili legati al giornale come “Superclassifica” “In
Tavola”, “Giochi”, “Salute”. E’ stato direttore responsabile e direttore editoriale anche del mensile “Tutto”. E’ tra i fondatori del mensile di cinema “Ciak”.

E’ stato tra i fondatori e poi  presidente per due anni dell’ETMA (European Television Magazine Association)

E’ stato caporedattore del mensile “Civiltà del bere” e ha contribuito al progetto del settimanale Dipiù TV per Cairo Editore.

E’ iscritto all’associazione nazionale Critici cinematografici . Ha scritto «Claude Lelouch» (Il castoro) , “Pocahontas e le altre» (Olympia) , “La storia d’Italia da Mike
Buongiorno in poi” (Mondadori) con Luca Goldoni e una “Guida al meglio delle città italiane”.

E’ stato il direttore artistico delle Grolle d’oro per il cinema di Saint Vincent.

Ha scritto, con Saverio Marconi, i testi del musical “Pinocchio” con musiche dei Pooh. “.

Ha diretto per due anni il  settimanale “EMME” di Confindustria Modena.

E’ autore di diversi programmi televisivi come la prima edizione di “Scherzi a parte”, Un disco per l’estate”e varie edizioni del “Telegatto”.

Roy Berardi

Romagnolo, dagli anni ’80 giornalista dei turismi emergenti, quali l’ agriturismo, il turismo rurale, il turismo all’aria aperta ed il “plein air “, sui quali ha prodotto per riviste nazionali
del settore (a partire dal mensile Plein Air) oltre 150  reportage ed inchieste soprattutto su territori e luoghi della cosiddetta “Italia Minore”.   Dagli anni ’90 ha svolto,
per una decina di anni,  il ruolo di project manager, project leader e Ricerca&Sviluppo, per progetti innovativi ed azioni di sistema nel settore della formazione e dell’aggiornamento
professionale per gli imprenditori dell’enogastronomia e del “nuovo” turismo della Regione Emilia-Romagna. 

Dal 1999, anno della Legge nazionale sulle Strade del  Vino e quella regionale dell’Emilia Romagna, si è occupato della creazione della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di
Forlì e Cesena, e negli ultimi tre, della realizzazione di Romagna Terra del Sangiovese,  Consorzio di imprese private che aggrega le eccellenze delle quattro Strade dei Vini e dei
Sapori della Romagna : processo paradigmatico di come un territorio segnato dal turismo stra-maturo del “mare” (stagionale e stanziale) possa generare anche una rinnovata destinazione turistica
integrata di eccellenza per l’ enoturismo e lo “slow tourism”.  Ha collaborato e collabora tuttora al progetto di nascita e consolidamento di Casa Artusi in Forlimpopoli, il nuovo polo
nazionale della “cucina di casa” dedicata al grande Pellegrino.

Esperto di marketing territoriale, detiene complesse e diverse competenze tecniche e professionali,  organizza educational con giornalisti e T.O., progetta pacchetti ed itinerari turistici
integrati, progetti e consulenze su bandi di materia turistica.

Walter Brunello

Presidente Buonitalia Spa dal 1° novembre 2008. Nato il 04 giugno 1960 a Maserada Sul Piave (Treviso) _ Coniugato.

Direttore del Consorzio Artigianiexport Treviso Promosso dalla Confartigianato. Membro del Team Mercato della Confartigianato Nazionale. Consigliere d’Amministrazione del C.R.A.C.A.(Centro
Regionale per l’Assistenza alla Cooperazione Artigiana). Componente del Collegio Sindacale della Federexport Veneta. Direttore di Treviso Glocal S.c.a.r.l.(Società per
l’internazionalizzazione del sistema economico Trevigiano). Dirigente Regionale Capo Direzione Promozione Turistica Integrata Agroalimentare della Regione Veneto. Dirigente Regionale Capo della
Direzione Promozione Turistica Integrata della Regione Veneto (che riassume in un’unica direzione la promozione in materia di Turismo e di Agroalimentare della Regione Veneto).

Componente dell’Advisory board dell’ENIT a supporto del Consiglio di Amministrazione dell’Ente.

Paolo Caldana

Paolo Caldana nasce nel 1943 all’Abetone (PT), da una famiglia di ristoratori e albergatori.

Nel 1963 è chiamato a ricoprire la cattedra di insegnante pratico presso l’Istituto Alberghiero di Stato di Firenze, nel quale si era diplomato.

Nel 1965 è al Grand Hotel la Posta, nel ’66-‘67 al Grand Hotel Excelsior di Venezia in qualità di Chef Gardemanger sotto la direzione dello Chef Paolo Cascino. Nel 1968
inaugura la ristorazione del Grand Hotel Il Maestrale di Carrara. Nel 1969-1970 è al ristorante President a Forte dei Marmi, negli anni 1971-1976 in Versilia conduce la ristorazione
dell’Hotel Atlantico e dell’Hotel Areion. Dopo il 1976 per dieci anni assume la responsabilità della ristorazione alla Capannina di Franceschi e dello Sporting Club, sempre in Versilia.
Qui, in occasione del Summit di Venezia del 1987, organizza pranzi per i sette grandi del mondo, da Reagan a Mitterand al nostro Presidente della Repubblica. Nel 1988 dirige la brigata di
cucina del Grand Hotel Ariston di Viareggio e per un paio di anni dal 1989 al 1990 la ristorazione dei Motel Agip di Livorno e Sarzana. Promuove la nascita dell’Associazione Provinciale Cuochi
di Massa Carrara, della quale diventa Presidente, poi entra a fare parte del Consiglio e della Giunta Nazionale della Fic. Nel 1993 ricopre l’incarico di Presidente Regionale dei Cuochi
Toscani. Dal 1993 al 1998 ha continuato ad insegnare presso l’I.P.S.S.A.R. di Massa Carrara e nello stesso periodo ha sempre mantenuto rapporti con la Regione Toscana e la Provincia, facendo
consulenza all’estero tramite ENIT in Germania, Francia, Svizzera, Grecia, Spagna, Giappone, America. Viene eletto per ben tre volte Presidente della Federazione Italiana Cuochi. Rappresenta
l’Italia come membro Ufficiale della W.A.C.S., unico organismo di cuochi che racchiude 76 paesi nel mondo. Negli ultimi due anni insieme alla Federazione ha costituito 24 delegazioni di cuochi
all’estero, dalla Russia a Cuba, dal Canada all’Austria agli Stati Uniti d’America, al Giappone e molte altre ancora. A settembre 2008 riceve dal presidente Mondiale WACS il più alto
riconoscimento mondiale: è insignito a membro ad honorem unico per tutta l’Europa, grazie al lavoro svolto per la FIC nel Mondo negli ultimi anni. Inoltre viene anche premiata l’Italia
come miglior  Associazione dei Cuochi nel mondo.

Ludovico Gay

Da oltre 20 anni impegnato in attività di comunicazione strategica e relazioni pubbliche e istituzionali, Ludovico Gay da ottobre 2007 e attualmente dirige l’Ufficio Saco XI del
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. In particolare gestisce diversi progetti per la valorizzazione del patrimonio agroalimentare e della cultura enogastronimica e
culinaria in Italia e all’estero, anche mediante azioni di comunicazione e promozione delle molteplici specificità e vocazioni territoriali.

I suoi interessi verso il mondo dell’enogastronomia e del turismo e della comunicazione sono stati il principale punto di riferimento della sua vita professionale.

Nel Gruppo Editoriale L’Espresso nel periodo 2000-2007 ha ricoperto il ruolo di Responsabile delle Relazioni Istituzionali e dei rapporti con i mass media nazionali e locali.

 Nell’ambito dell’accoglienza e dei grandi eventi dal 1997 al 2000 Gay è stato il Responsabile di “Agenda 2000”, il grande progetto di attività e iniziative per la gestione e
la comunicazione di tutti gli eventi programmati in preparazione al Grande Giubileo del 2000, a Roma e nel Lazio.

Antonio Gobbato

Nato a Salerno il 21 settembre 1955.

E’ stato Vice Presidente Nazionale, Roma Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici; Coordinatore Assoturismo Fiepet,  Torino Confesercenti Piemonte; Vice Presidente 
Confservizi, Società di Servizi   Alle imprese  Vercelli; Vice Presidente Fincom, Società per il credito alle aziende Vercelli.

Attività  Professionali    : imprenditore  Pubblici  Esercizi,  Consulenze Aziendali  HO.RE.CA.

Docente: corsi  barman, drink food and beverage.

Enrico Lupi

Presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, che dal 1994 raccoglie Comuni, Province, Camere di Commercio e Comunità Montane. Il numero degli associati attualmente ha
abbondantemente superato gli oltre 340 Enti, sparsi in tutta Italia, operanti in modo concorde e coordinato per il comune obiettivo di valorizzare e promuovere l’ampio e vario patrimonio
olivicolo italiano. 

Amministratore delegato della Città dell’Olio Servizi Srl, membro di Giunta nazionale di Confcommercio, rappresentante della CCIAA di Imperia e  Presidente del GAL Riviera dei
Fiori.

Paolo Massobrio

Paolo Massobrio, giornalista professionista, è autore de Il Golosario, guida alle mille e più cose buone d’Italia e delle GuideCritiche&Golose. E’ direttore responsabile ella
rivista Papillon, e presidente dei Club di Papillon, un movimento di consumatori con 6.000 associati. Organizza ogni anno tre edizioni di Golosaria, rassegna dedicata al gusto e alle sue
problematiche, anima il sito http://www.italiadigolosaria.it  e per Expo 2015 ha fatto parte del Comitato Scientifico. Tra le battaglie che lo hanno contraddistinto quella a favore delle
denominazioni comunali (le De.Co.) condensate nel colume “De.Co. la carta d’identità del sindaco.

Enrico Merenda

Nasce a Malcesine (VR) il 23/01/1947 e vi risiede. Dal 1985 al 1992 è Presidente APT “Alto Garda” con sede a Malcesine, dal 1992 al 2000 è Presidente APT “Riviera degli Olivi” con
sede a Garda, dal 1986 al 1995 è Vicepresidente Consiglio di Amministrazione della Funivia Malcesine- Montebaldo. Dal 1985 al 1992 è Membro del Consiglio di Amministrazione del
Museo Scaligero di Malcesine, dal 2002 è Responsabile Direzione della Promozione del Consorzio “Lago di Garda è…”, dal 2005 è collaboratore ufficiale con la Regione
Veneto per tutte le iniziative di promozione in Italia e in Europa dei Consorzi turistici del Veneto per il settore agroalimentare abbinato al turismo.

Terenzio Medri

Quella di Terenzio Medri è una vita spesa nel turismo e per il turismo. Nato a Cesena nel 1946, Terenzio Medri è sposato e ha una figlia. Dopo la maturità ha viaggiato per
approfondire le proprie conoscenze nel mondo dell’hotellerie, della ristorazione e della somellerie. Tornato in Emilia Romagna è diventato titolare dell’hotel K2, che, dagli anni
Settanta ad oggi, è diventata una “casa” dove turismo e cultura del buon vivere si sono fusi. Precursore della cultura del cibo e del vino, ha condotto con slancio e innovazione anche
altre importante cattedrali dell’ospitalità e del gusto, come, fra gli altri, il celebre hotel Casali di Cesena. Dopo aver speso una vita nell’associazionismo, come presidente di Ascom e
di Federalberghi Cervia (ruolo che ricopre a tutt’oggi), da anni veste gli stessi panni con incarichi a livello regionale e nazionale, grazie ai quali ha collaborato con il governatore della
Regione Emilia Romagna nella stesura della prima legge regionale in Italia sulla promo-commercializzazione. Attualmente è il presidente nazionale dell’Ais, che negli ultimi otto anni ha
condotto verso la strada dell’internazionalità e della qualità assoluta. In seno all’Ais ha fondato nel 2007 la WSA, la Worldwide Sommelier Association, che raggruppa le
associazioni mondiali dei sommelier, di cui è presidente. Esperto del settore enogastronomico e turistico è direttore della rivista “Devinis” ed editorialista del Quotidiano
Nazionale.

Lino Enrico Stoppani

57 anni, lombardo nativo della provincia di Brescia, laureato alla Cattolica di Milano in Economia e Commercio,  mette a disposizione esperienze e competenza acquisite nel suo ruolo di
imprenditore di successo, ma anche di attivissimo dirigente sindacale.

Come uomo d’impresa conosce e vive fin da ragazzo i problemi dell’azienda: contitolare con i fratelli del marchio Peck – che contraddistingue una tradizione di ristorazione e gastronomia, anche
export, di altissima qualità  – paradigma di uno sviluppo imprenditoriale che ha portato nell’arco di una generazione una piccola impresa alimentare ad assurgere a “marchio”
di  fama internazionale. 

Oggi Peck è presente non solo a Milano, ma anche all’estero (Takashimaya in Giappone, Harrod’s a Londra, Ka.De.We a Berlino, Dallmayr a Monaco) e nei principali aeroporti italiani

Dal 25 luglio 1996 è membro del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Sondrio.

Nel 1998 è eletto presidente dell’Associazione Pubblici Esercizi di Milano e Provincia (Epam) aderente all’Unione CTSP/Confcommercio. Nello stesso anno entra nel Consiglio Direttivo di
Unione Commercio Turismo Servizi e professioni di Milano e diventa membro di Giunta della Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi.

Dal novembre 2000 Lino Enrico Stoppani è membro del Consiglio Generale Fondazione Fiera di Milano. 

Dal 2000 è presidente del Comitato regionale Lombardia pubblici esercizi.

Dall’ aprile 2006 è eletto presidente di Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi (oltre 200.000 imprese della ristorazione, dell’intrattenimento e del gioco), e membro di Giunta
della Confcommercio.

Valentino Valentini

Valentino Valentini nasce il 24 febbraio 1972 a Schaffhausen (Svizzera) restandovi fino all’età di sette anni.

Tornata la famiglia in Italia, a Montefalco, Valentino Valentini vi frequenta le scuole dell’obbligo, per poi conseguire il Diploma di Maturità Scientifica presso il Liceo Scientifico
Statale “G. Marconi” di Foligno.

Già durante gli anni del liceo si interessa con grande entusiasmo di politica e nel 1995 è eletto Consigliere Comunale nel Comune di
Montefalco.              

Si susseguono altri incarichi politici: Assessore nel 1996 prima allo Sviluppo Economico e poi ai Lavori Pubblici e al Bilancio.

E’ eletto Sindaco del Comune di Montefalco nel 1999 e rieletto nel 2004.

E’ inoltre eletto Presidente dell’Unione dei Comuni “Terre dell’olio e del Sagrantino” nel 2001 e nel 2006.

E’ membro del Direttivo Regionale dell’ANCI Umbria, membro del Consiglio delle Autonomie Locali Umbria, dal novembre 2006 Presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino e dal
giugno 2007 Presidente di Res Tipica, l’Associazione delle Città di Identità.

E’ titolare di una piccola impresa di Vini Montefalco da lui fondata.

Roy Berardi

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