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Commissioni prefettizie sfratti costituite in pochi centri

By Redazione

Le Commissioni prefettizie per la graduazione degli sfratti sono state costituite neanche in un terzo delle provincie, addirittura, sono state costituite neanche nella metà dei
capoluoghi regionali, è dunque davvero comico che si faccia allarmismo a proposito della sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittime le Commissioni in questione che
– anche nelle pochissime zone in cui sono state dai Prefetti costituite – avrebbero comunque dovuto cessare la propria attività tra due mesi e mezzo e cioè entro il 15 agosto di
quest’anno.

«S’è fatto dell’allarmismo – dichiara il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani – in modo del tutto strumentale, tanto per perorare un nuovo blocco sfratti, che
giova solo a politici e sindacalisti, ogni volta peraltro vieppiù aggravando il problema di trovare immobili in locazione. C’è solo un modo per affrontare il disagio abitativo
là dove c’è, e non è certo quello di lanciarsi in fantasmagorici progetti di milioni di case, che verrebbero pronte tra lustri, servendo solo altri, ben concreti interessi.
Per avere pronte case da affittare in pochi mesi, bisogna invece agire con la leva fiscale statale e locale al fine di rendere conveniente la ristrutturazione di case che sono oggi vuote, in
molti casi in pieno centro storico, perché inagibili».

La Confedilizia ha invitato i propri rappresentanti nelle Commissioni in questione a non partecipare, anche ove venissero convocate, a riunioni delle predette Commissioni, che devono – dopo il
dettato della Consulta – ritenersi inesistenti a qualunque effetto e che non possono quindi essere convocate foss’anche solo per prendere atto che ogni prosecuzione della loro attività
sa-rebbe illegittima.
La Confedilizia fa presente che contro le Commissioni prefettizie ha sol-levato questione di costituzionalità avanti il Tar Lombardia, che l’ha accolta.

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