Consorzio Asti DOCG, boom di vendite: +15,5% di vendite
28 Maggio 2012
Se la crisi colpisce l’intera economia italiana, il settore vitinicolo è uno dei più resistenti, capace di ottenere risultati importanti.
Spicca così l’andamento del Consorzio dell’Asti DOCG, i cui vini mostrano un’evoluzione più che positiva.
In generale, il 2011 ha visto una produzione di 107 milioni di bottiglie, divise tra Asti, la cui produzione è cresciuta del 12%, e Moscato, capace di aumentare del 29%. E se il mercato
interno balbetta (-7% di vendite rispetto all’anno precedente), l’export vanta una crescita importante.
Il Moscato d’Asti è così cresciuto nel resto degli Stati Europei (+7%), poi in Asia (+31%) e nella stessa Europa (+7%). In particolare, le bottiglie sono più vendute
in Russia ed in Germania, che resta la prima consumatrice, con con una quota del 25% sul totale e un trend di crescita del 14%.
Notevole anche la situazione negli USA, dove il Moscato Asti DOCG copre il 10% del totale dei consumi dei moscati, con un Premium price doppio rispetto agli altri.
Matteo Clerici