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Crisi banche: Germania in “trincea”, lo stato garantirà i depositi

By Redazione

Dopo la riunione del G4 (Italia, Francia, Gran Bretagna e Germania) a Parigi, i “grandi” del Vecchio Continente per far fronte alla crisi dei mutui hanno deciso la
possibilità di interventi nazionali ma coordinati a sostegno delle banche e di intraprendere un cammino preciso verso una riforma del patto di stabilità per
garantirne una maggiore flessibilità.

Per quel che riguarda la Germania, la cancelleria Angela Merkel ha deciso che lo Stato garantirà i depositi bancari.

L’Italia invece proporrà la creazione di un enorme “fondo comune” europeo per far fronte alla crisi dei mutui alle riunioni dei ministri finanziari
dell’Ue in programma oggi e domani a Lussemburgo.

Lo ha annunciato il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, anticipando che la proposta sarà avanzata all’Ecofin dal ministro dell’Economia e delle
finanze, Giulio Tremonti.

“Tremonti – ha aggiunto Berlusconi – proporrà l’istituzione di un fondo comune pari al 3% del Pil per dire che i governi ci sono e che nessuno perderà un
solo euro”.

A livello europeo non sembra praticabile un vero e proprio piano di salvataggio comune come quello varato dagli Stati Uniti, resta comunque via obbligata per i Paesi europei
la ricerca di una strategia comune per arrivare ad una soluzione che rassicuri al più presto i mercati e i risparmiatori.

Dalla Bce alla stessa Commissione europea in questi giorni si e’ sottolineato come la situazione sia diversa tra America e Europa ma in comune resta l’esigenza di assumere
decisioni operative tempestive e queste riunioni, Eurogruppo e Ecofin questa settimana, e il vertice dei capi di Stato e di governo il 15 e 16 ottobre a Bruxelles, sono attese
da più parti come occasioni da non perdere.

Anche perché restano da vedere più in dettaglio le posizioni dell’Eurotower e della Commissione sulla proposta di allentare i vincoli del Patto di stabilità.

I ministri finanziari europei affronteranno poi il nodo delle remunerazioni dei manager che influenzano l’andamento dei mercati. La questione e’ all’ordine del giorno, come
annunciato qualche giorno fa dal Commissario Ue agli Affari economici e monetari Joaquin Almunia.

La discussione sarà poi incentrata molto sulle regole. Non ci sarà dunque solo la conta tra chi vuole e chi non vuole un piano di salvataggio comune ma anche un confronto
sulle novità a livello normativo che possono aiutare a fare rientrare in binari più gestibili la crisi.

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