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Criteri per individuare il personale con mansioni catastali da trasferire ai Comuni

By Redazione

Sulla G.U. n. 128 del 3 giugno 2008 è stato pubblicato il DPCM 27 marzo 2008 che ha fornito disposizioni in materia di decentramento delle funzioni catastali ai Comuni ed ha definito i
criteri di individuazione delle unità di personale da trasferire o distaccare.
Il Decreto, in particolare, stabilisce che il contingente di 2.955 unità di personale (previsto dal DPCM 14 giugno 2007) deve essere ripartito a livello territoriale in relazione ai
volumi delle attività caratterizzanti i processi catastali svolte nel 2006.
Entro 45 giorni dall’emanazione del parere della Conferenza Stato-città ed autonomie locali, l’Agenzia del territorio individua, per ciascun ufficio provinciale, il numero massimo di
unità di personale in relazione alla tipologia di opzione esercitata e alla distribuzione del personale per area e profilo professionale, tenendo conto dei vincoli connessi allo
svolgimento dei compiti e al mantenimento dei livelli di servizio per ciascuna sede.
Entro 30 giorni dall’individuazione del contingente massimo di personale, l’Agenzia del territorio pubblica presso ciascun ufficio provinciale e sulla propria rete intranet: l’elenco del comuni
o aggregazioni di destinazione; il numero di dipendenti che può essere messo a disposizione per ciascun comune o aggregazione, ripartito per area e profilo professionale di appartenenza;
le modalità di manifestazione delle preferenze da parte del personale per la destinazione e la forma di assegnazione.
Il DPCM, inoltre, prevede che l’assegnazione avvenga mediante trasferimento o distacco temporaneo avente durata massima da determinare con apposito DPCM (che sarà emanato entro il 15
dicembre 2009).

Decreto 27 marzo 2008 della Presidenza del Consiglio dei ministri

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