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Dal Senato via libera al «salva infrazioni»

By Redazione

Il Senato ha approvato in via definitiva la conversione in legge del decreto legge 8 aprile 2008, n° 59 (cosidetto, decreto «salva infrazioni«), recante disposizioni urgenti per
l’attuazione di obblighi comunitari e l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee.

L’aula ha dato il via libero con 157 voti a favore, 130 contrari e un astenuto. Il provvedimento sana 12 procedure di infrazione e agevola la chiusura di altre 14 procedure di infrazione. Molti
gli argomenti trattati dal testo: concessioni autostradali, frequenze televisive, recupero aiuti di stato, adeguamento delle discariche dei rifiuti pericolosi, tutela della maternità e
della paternità sul luogo di lavoro e alcune norme antidiscriminazione.

Ecco, nel dettaglio, una sintesi dei principali articoli del provvedimento.

Articolo 1
(Disposizioni in materia di recupero di aiuti di Stato innanzi agli organi di giustizia civile)
L’articolo 1 è diretto a rendere più agevole e spedito il procedimento di recupero degli aiuti di Stato innanzi agli organi di giustizia civile. A fronte di una decisione di
recupero adottata dalla Commissione europea, e del conseguente atto dell’autorità nazionale volto a dare efficacia esecutiva alla decisione comunitaria, la disposizione individua i
presupposti per la concessione da parte del giudice civile di provvedimenti cautelari di sospensione di tale efficacia e, quanto
all’esame nel merito, disciplina uno specifico procedimento dai tempi processuali particolarmente serrati.

Articolo 2
(Disposizioni in materia di recupero di aiuti di Stato innanzi agli organi di giustizia tributaria)
L’articolo 2 reca una speciale forma di tutela cautelare sospensiva nel corso del giudizio innanzi agli organi della giustizia tributaria, introduce termini ristretti per la definizione della
controversia e detta a tal fine disposizioni procedurali di accelerazione del giudizio di merito, sia in primo sia in secondo grado.

Articolo 3
(Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, recante norme in materia ambientale in attuazione della direttiva 2000/60/CE. Esecuzione della sentenza
della Corte di giustizia resa in data 12 gennaio 2006, nella causa C-85/05. Procedura di infrazione n. 2004/59)
L’articolo 3 modifica l’art. 77 del D.Lgs. 152/2006 (che disciplina
l’individuazione ed il perseguimento di obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici, in attuazione dell’art. 4 della direttiva 2000/60/CE) al fine di superare i rilievi mossi dalla
Commissione europea. Le nuove disposizioni riproducono infatti, in maniera più fedele rispetto al testo previgente, quelle recate dai paragrafi 4, 5 e 7 dell’art. 4 della direttiva
2000/60/CE (c.d. direttiva acque).

Articolo 4
(Modifiche all’art. 115 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, in materia di recupero
stragiudiziale dei crediti. Esecuzione della sentenza della Corte di giustizia resa in data 18 luglio 2007 nella causa C-134/05. Procedura di infrazione n. 2001/5171. Modifiche al testo unico
delle leggi di pubblica sicurezza, in materia di servizi di sicurezza privati. Esecuzione della sentenza della Corte di giustizia resa in data 13 dicembre 2007 nella causa C-465/05. Procedura
di infrazione n. 2000/4196)
Nell’articolo 4 sono contenute modifiche al testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive
modificazioni. In particolare, l’articolo assicura l’attuazione di obblighi comunitari derivanti da due sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee, provvedendo
all’adeguamento di diverse norme del citato testo unico delle leggi di pubblica sicurezza riferite rispettivamente alla disciplina delle agenzie di affari che offrono servizi di recupero
stragiudiziale dei crediti e alla regolamentazione dei servizi di sicurezza privati. L’intervento complessivo è finalizzato ad evitare la soccombenza dell’amministrazione nel probabile
contenzioso che potrebbe essere avviato dalle imprese di vigilanza privata operanti in ambito europeo, atteso che le sentenze del giudice comunitario sono immediatamente attivabili presso il
giudice nazionale e comunque impongono alla pubblica amministrazione di informare ad esse la propria azione. le disposizioni proposte tendono anche ad evitare le conseguenze negative di una
eventuale condanna dello Stato italiano da parte della Commissione europea per inottemperanza al giudicato comunitario.

Articolo 4-bis
(Misure per attuare la sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità europee del 13 settembre 2007 in materia di concessioni per la gestione di scommesse
ippiche)
L’articolo 4-bis, inserito dalla Camera dei Deputati, al fine di attuare la sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità europee del 13 settembre 2007, resa nella
causa C-260/04, rimette ad un provvedimento del Ministero dell’economia e delle finanze-Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato la determinazione delle modalità di attribuzione
dei diritti di apertura dei punti di raccolta delle scommesse ippiche, conformandole al principio della procedura di evidenza pubblica.

Articolo 5
(Disposizioni in materia di riconoscimento del servizio pubblico svolto nell’ambito dell’Unione Europea. Esecuzione della sentenza della Corte di giustizia resa in data 26 dicembre 2006
nella causa C-371/04. Procedura di infrazione n. 2002/4888)
L’articolo 5 reca disposizioni inerenti al riconoscimento, da parte delle amministrazioni pubbliche italiane,
dell’esperienza professionale e dell’anzianità acquisite dai cittadini comunitari presso pubbliche amministrazioni di altri Stati membri dell’Unione Europea.

Articolo 6
(Disposizioni transitorie in materia di piani di adeguamento di cui all’articolo 17, comma 3, del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, recante attuazione della direttiva 1999/31/CE,
relativa alle discariche di rifiuti. Modifiche al decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151, recante attuazione delle direttive 2002/95/CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE, relative alla riduzione
dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti. Procedura di infrazione n. 2003/2077 – esecuzione della sentenza
della Corte di Giustizia resa in data 26 aprile 2007 nella causa C-135/05. Procedura di infrazione 2003/4506 – causa C-442/06. Messa in mora nell’ambito della procedura di infrazione n.
2006/4482)
L’articolo 6, al comma 1, aggiunge due commi all’art. 17 del D.Lgs. 36/2003, recante disposizioni transitorie in materia di piani di adeguamento delle discariche di rifiuti, fissando al 1°
ottobre 2008 il termine ultimo per la conclusione dei lavori di adeguamento, per le discariche di rifiuti pericolosi e per quelle autorizzate dopo il 16 luglio 2001 e fino all’entrata in vigore
del citato decreto legislativo. Il comma 2 elimina la definizione di «apparecchiature elettriche ed elettroniche usate», prevista dal D.Lgs. 151/2005, di recepimento della direttiva
2002/96/CE in materia di riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti elettrici, poiché tale
definizione non è contemplata dalla direttiva.

Articolo 7
(Modifiche al decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, e successive modificazioni, recante attuazione della direttiva 2000/53/CE, relativa ai veicoli fuori uso. Esecuzione della sentenza
della Corte di giustizia resa in data 24 maggio 2007 nella causa C-394/05. Procedura di infrazione n. 2003/2204)
L’articolo 7 apporta alcune modifiche al D.Lgs. 209/2003, recante
attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso, al fine di superare alcuni rilievi mossi dalla Commissione europea. Le disposizioni introdotte attengono all’obbligo, per
gli operatori economici, di istituire sistemi di raccolta delle parti usate derivanti dalla riparazione dei veicoli.

Articolo 8
(Modifiche ai decreti legislativi del 26 maggio 2004, n. 153 e n. 154, in materia di pesca ed alla legge 14 luglio 1965, n. 963, in materia di pesca marittima. Parere motivato nell’ambito
della procedura di infrazione n.1992/5006. Procedura di infrazione n. 2001/2118 – esecuzione della sentenza della Corte di giustizia resa in data 7 dicembre 2006 nella causa C-161/05. Parere
motivato nell’ambito della procedura di infrazione n.2004/2225. Messa in mora nell’ambito della procedura di infrazione n.2007/2284)
L’articolo 8 novella numerose disposizioni in materia di pesca marittima allo scopo di adeguare il relativo apparato sanzionatorio alle disposizioni comunitarie, introducendo nuove fattispecie
di infrazione e nuove o più severe sanzioni amministrative.

Articolo 8-bis
(Disposizioni relative ai requisiti per l’esercizio delle funzioni di comandante e di primo ufficiale di coperta a bordo delle navi battenti bandiera
italiana. Ricorso ex articolo 226 del trattato che istituisce la Comunità europea nell’ambito della procedura d’infrazione n. 2004/2144)
L’articolo 8-bis, introdotto dalla Camera dei Deputati, intende fare fronte alla procedura d’infrazione comunitaria 2004/2144 (relativa all’obbligo di cittadinanza italiana per accedere al
posto di capitano e di comandante in seconda di una nave battente bandiera italiana), modificando il codice della navigazione in modo da consentire anche a cittadini di uno Stato membro
dell’Unione Europea accedere a tali posizioni.

Articolo 8-ter
(Disposizioni per il recepimento della direttiva 2006/100/CEE del Consiglio del 20 novembre 2006, che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle persone, a motivo
dell’adesione della Bulgaria e della Romania, relativamente alle professioni legali. Parere motivato nell’ambito della procedura d’infrazione n. 2007/0417)
L’articolo 8-ter, aggiunto dalla Camera, modifica la normativa interna che garantisce la libera prestazione di servizi e la libertà di stabilimento in Italia da parte di avvocati
comunitari, in conseguenza dell’adesione della Bulgaria e della Romania all’Unione Europea.

Articolo 8-quater
(Modifiche al codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, e al testo unico delle disposizioni legislative in materia di
tutela e sostegno della maternità e della paternità, di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151. Messa in mora nell’ambito della procedura di infrazione n.
2006/2535)
L’articolo 8-quater – inserito dalla Camera – è inteso a definire il contenzioso comunitario inerente alla procedura di infrazione n. 2006/2535. In base alle novelle in esame: si amplia
la nozione di discriminazione diretta di lavoratori o lavoratrici in ragione del sesso (comma 1, lettera a)); si allarga l’àmbito dei soggetti legittimati a ricorrere in via giudiziaria,
in base a delega del lavoratore interessato, contro alcune discriminazioni, fondate sul sesso, o contro
alcune violazioni della disciplina sul lavoro notturno (comma 1, lettera b)); si prevede che le lavoratrici abbiano diritto a beneficiare degli eventuali miglioramenti delle condizioni di
lavoro, previsti dai contratti collettivi ovvero in via legislativa o regolamentare, che sarebbero loro spettati durante l’assenza obbligatoria per maternità.

Articolo 8-quinquies
(Modifica all’articolo 7 del decreto legislativo 2 aprile 2002, n. 74, per l’attuazione della direttiva 2006/109/CE. Parere motivato nell’ambito della procedura di infrazione
n.2007/0421)
L’articolo 8-quinquies – inserito dalla Camera – modifica, al fine di risolvere un contenzioso comunitario, il limite massimo di componenti della delegazione speciale di
negoziazione, delegazione (rappresentativa delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori) da costituirsi ai fini dell’istituzione di un comitato aziendale europeo o di una procedura per
l’informazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese o nei gruppi di imprese di dimensioni comunitarie.

Articolo 8-sexies
(Modifiche al decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, recante attuazione della direttiva 2000/43/CE per la parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e
dall’origine etnica. Parere motivato nell’ambito della procedura di infrazione n. 2005/2358)
L’articolo 8-sexies, aggiunto dalla Camera, apporta alcune modifiche al d.lgs. 215/2003,
che ha dato attuazione alla normativa comunitaria in materia di parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica. Le modifiche sono volte ad
ampliare la tutela, sostanziale e processuale, delle vittime di discriminazioni a sfondo razziale.

Articolo 8-septies
(Modifiche al decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216, recante attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di
lavoro. Messa in mora nell’ambito della procedura di infrazione n. 2006/2441)
L’articolo 8-septies – inserito dalla Camera – è inteso a risolvere il contenzioso comunitario
inerente alla procedura di infrazione n. 2006/2441. L’articolo reca alcune novelle al D.Lgs. 9 luglio 2003, n. 216, il quale (in attuazione della direttiva 2000/78/CE) pone una disciplina
contro gli atti o comportamenti di discriminazione sul lavoro (discriminazione diretta o indiretta, a causa della religione, delle convinzioni personali, degli handicap, dell’età o
dell’orientamento sessuale).

Articolo 8-octies
(Modifica all’articolo 2 del decreto legislativo 21 marzo 2005, n. 73, recante attuazione della direttiva 1999/22/CE, relativa alla custodia degli
animali selvatici nei giardini zoologici. Parere motivato nell’ambito della procedura di infrazione n. 2007/2179)
L’articolo in esame, introdotto nel corso dell’esame da parte della
Camera dei Deputati, sostituisce il comma 2 dell’art. 1 del decreto legislativo n. 73 del 2005, che definisce i giardini zoologici, riproducendone il testo, ma cancellando il riferimento –
attualmente previsto – all’art. 1 del decreto legislativo stesso, nel quale si indica, per tali strutture, la finalità di salvaguardia della diversità biologica.

Articolo 8-novies
(Modifiche all’articolo 15, comma 1, del testo unico della radiotelevisione, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, e abrogazione del comma 12 dell’articolo 25, della legge 3
maggio 2004, n. 112. Parere motivato nell’ambito della procedura di infrazione 2005/5086)
L’articolo 8-novies, introdotto dalla Camera dei Deputati, intende fare fronte alla procedura
d’infrazione comunitaria 2005/5086, relativa al contrasto di alcune disposizioni in materia radiotelevisiva con la normativa comunitaria, disciplinando: la conversione delle licenze televisive
in autorizzazioni generali; il trasferimento di frequenze; l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze per l’esercizio delle reti televisive digitali; il calendario per il passaggio
definitivo alla trasmissione digitale terrestre.

Articolo 8-decies
(Modifiche al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Procedure d’infrazione n. 2007/2110, 2005/2240 e 2004/4303)
L’articolo 8-decies, introdotto dalla Camera dei Deputati, reca disposizioni in materia di interruzioni pubblicitarie delle trasmissioni televisive di opere teatrali, liriche e musicali,
nonché in materia di sanzioni irrogabili per le violazioni al testo unico della radiotelevisione, di cui al decreto legislativo 177/2005.

Articolo 8-undecies
(Abrogazione dell’articolo 23-bis del decreto-legge 30 dicembre 2005, n.273, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 febbraio 2006, n. 51, in materia di proroga delle convenzioni per
la gestione di interventi in favore delle imprese artigiane. Messa in mora nell’ambito della procedura di infrazione n. 2006/4264)
L’articolo 8-undecies, inserito dalla Camera dei
Deputati, abroga una disposizione che prevede la proroga di determinate convenzioni per la gestione di interventi in favore delle imprese artigiane.

Articolo 8-duodecies
(Modifiche all’articolo 2, comma 82, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n.262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286. Messa in mora nell’ambito della procedura
di infrazione n. 2006/2419)
L’articolo 8-duodecies, introdotto dalla Camera dei Deputati, reca disposizioni in materia di concessioni autostradali.

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