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EMBRACING SOUND: il suono che abbraccia manda in pensione il vecchio stereo

EMBRACING SOUND: il suono che abbraccia manda in pensione il vecchio stereo

By Redazione

I cultori del bello e degustatori del buono sempre alla ricerca del meglio per i propri sensi ora potranno buttare il vecchi stereo e concedersi un nuovissimo impianto “Embracing sound”.

Nel lontano ’94 ho conoscito un “mago del suono”, se non ricordo male si chiamava Aldomaria Baietti e l’azienda Absolute Sound si trovava a Cerro al Lambro.
Realizzava i cinema in casa (Home Theater) per le famiglie facoltose della Milano bene. Aveva appena finito di allestire un impianto mega-galattico nella casa di Marina Berlusconi.
Aldomaria, con la passione per la subacquea, e la sua bella moglie Isabella, mi hanno fatto conoscere la purezza del suono.
Avevano anche i giradischi a cuscino d’aria, rarissimi e costosissimi strumenti di perfezione (fruscio = zero) che venivano realizzati a mano su brevetto di un chirurgo svedese.
Ho ancora la rivista “Proposte Top” di allora con il servizio redazionale realizzato su otto pagine. Lacrimuccia…bei tempi…trenta chili in meno e tanta soddisfazione…

Parliamo di “Embracing sound”…
Giuseppe Danielli
Direttore Newsfood.com

Ecco la notizia:
Oggetto:      CARO VECCHIO STEREO ADDIO, ARRIVA L’EMBRACING SOUND
Data:     21 agosto 2012 14.38.03 GMT+02.00
    
 
 
CARO VECCHIO STEREO ADDIO, ARRIVA L’EMBRACING SOUND
 
A cento anni dalla stereofonia va in crisi il vecchio stereo.
La rivoluzione dell’ascolto audio arriva con l’Embracing Sound, la tecnologia di ultima generazione utilizzata anche dai maggiori artisti cinematografici e musicali di fama mondiale, con cui
l’ascolto audio diventa avvolgente e proveniente da un’unica fonte sonora
 
Caro vecchio stereo addio, arriva il nuovo modo di vivere la qualità audio che ha superato le frontiere dell’ingegneria della stereofonia, nata nel 1931 da alcune ricerche avviate da Alan
Downer Blumlein. Se all’epoca l’ascolto audio era considerato statico e di qualità mediocre, ora l’effetto percepito all’orecchio è dinamico e completamente avvolgente. A
rivoluzionare la stereofonia è l’Embracing Sound, una tecnologia di ultima generazione nata nel 1999 e che vede il volto di Per Hallberg, guru svedese che impiegò la nuova
tecnologia nella realizzazione di impianti Hi Fi made in Swiss Geneva Sound System diffusi in tutto il mondo ed utilizzati, oltre che per uso domestico, anche dai più importanti
professionisti del suono.

Sono passati quasi cento anni dalla nascita della stereofonia grazie alle prime  ricerche condotte dai laboratori EMI sullo studio delle tecniche per regolare l’intensità sonora. Le
ricerche, iniziate da Alan Downer Blumlein, prevedevano l’utilizzo di diffusori come vertici di base di un triangolo equilatero, cui terzo vertice è lo stesso ascoltatore. Nel 1936 nacque
anche il nuovo concetto dell’Hi Fi, ovvero l’alta fedeltà, in occasione dell’introduzione di una nuova valvola per amplificatori, che divenne in seguito un marchio in grado di
contraddistinguere la qualità di un impianto. Con questa sigla si intende la possibilità di riprodurre un suono in modo così realistico da simulare perfettamente un evento
reale o un concerto dal vivo.
L’impianto stereo, o almeno i primi modelli di impianto stereo, vide la luce in contemporanea con la nascita dell’audiocassetta con cui divenne possibile registrare direttamente da casa ed in
modo pratico e veloce la propria musica.

All’epoca i primi impianti stereo venivano costruiti montando, assieme alle due piastre per le cassette, anche un giradischi ed un piccolo amplificatore: tutto molto più modesto e spartano
rispetto ai sofisticati modelli attuali. Ora, arrivati al terzo millennio, l’audio vive una seconda vita, in cui la sua qualita’ permette un ascolto rivoluzionario che ha segnato la storia della
tecnologia moderna.

Grazie alla tecnologia Embracing Sound, utilizzata dai maggiori professionisti ed è implementata all’interno delle più importanti case discografiche, la riproduzione uniforme del
suono avviene grazie una rivoluzione nel campo dell’hi-tech che permette agli hi-fi di ultima generazione di sprigionare un sound potente, caldo eavvolgente da un’unica sorgente sonora.
Ad enunciarne gli effetti della grande rivoluzione che ha portato l’arrivo della tecnologia dell’Embracing Sound è lo stesso creatore Per Hallberg, secondo cui l’Embracing Sound permette
al suono totale di raggiungere i sensi dell’ascoltatore secondo le intenzioni del regista quando egli ha fatto il film. Anche i maggiori produttori delle star musicali sono stati stregati da
questa innovativa tecnologia, tra cui Narada Michael Walden, produttore, autore e musicista per artisti del calibro di Aretha Franklin e Mariah Carey.

Inoltre, all’interno dell’Electric Lady studios, il primo studio di registrazione al mondo di proprietà di un’artista realizzato dal mitico Jimi Hendrix nel 1969 a New York, tutte le sale
di registrazione, per sfruttare i vantaggi dell’Embracing Sound, sono fornite di impianti Geneva Sound System.
Lo scopo del sistema è anche quello di fornire una finestra d’ascolto molto ampia, grazie alla quale non occorre più stare seduti perfettamente al centro ma ci si può
spostare ed apprezzare ancora equilibrio timbrico ed immagine tridimensionale.

Una vera e propria rivoluzione digitale, in cui l’ascoltatore viene “abbracciato” dalla magia del suono.

Una rivoluzione non solo audio, ma anche estetica, attraverso gli apparecchi hi-fi di ultima generazione, veri e propri oggetti di design utili a rendere più eleganti e preziosi i propri
spazi casalinghi.
Emblema della nuova tecnologia sono i Geneva Sound System, sistemi che offrono tutto quello che si trova in un comune impianto stereo all’interno però di un unico ed elegante
cabinet.

Nominati dalla rivista statunitense Wired i migliori accessori audio del 2010, i Geneva Sound System sono installati all’interno dei maggiori studi di registrazione al mondo, tra cui lo storico
Electric Lady studios di New York, permettendo così ad artisti come Shakira, Tokio Hotel, Green Day e Coldplay di mantenere una qualità e pulizia del suono eccellente durante la
registrazione ed il mixaggio dei loro brani.

Tutto avviene grazie all’Embracing Sound, l’innovazione che ha lasciato a bocca aperta i produttori ed i musicisti di star della musica internazionale del calibro di Aretha Franklin, Mariah Carey
e Tom Jones. Un suono multidirezionale attraverso una tecnologia da premio Oscar. Il progettista del Geneva Sound System, Jam Eril Lundberg, ha convocato Per Hallberg (vincitore di 4 premi Oscar
per gli effetti sonori di Braveheart e il Gladiatore) per la realizzazione dell’esclusivo Embracing Sound.

Dall’incontro di due delle menti più innovative e creative del pianeta non poteva che nascere la tecnologia che rivoluziona il modo di concepire la fruizione del suono e che cambia le
abitudini di vita.
L’Embracing Sound, già piuttosto diffuso in campo professionale, permette a due diffusori stereo montati uno a fianco all’altro di generare un campo sonoro stereofonico che si apre a
180° davanti all’ascoltatore e, in presenza di segnali surround, di fornire una sensazione di suono che si espande nelle altre direzioni.

La comparsa dell’Embracing Sound ha segnato una nuova rivoluzione nella storia delle stereofonia moderna. La scienza nasce nel 1931 da alcune ricerche dei laboratori EMI, occupandosi di studiare
specifiche tecniche per regolare l’intensità sonora. Le ricerche, iniziate da Alan Downer Blumlein, prevedevano l’utilizzo di diffusori come vertici di base di un triangolo equilatero, cui
terzo vertice è lo stesso ascoltatore. Vi è una teoria matematica alla base del funzionamento dell’Embracing Sound, in cui vengono applicati i principi base della psicoacustica e
della fisica della percezione dei suoni.

Mentre il suono stereofonico, brevettato da Alan D. Blumlein nel 1930, consiste nella riproduzione dei flussi informativi sonori di destra (R) e di sinistra (L) attraverso due diffusori
equidistanti dall’ascoltatore, l’Embracing Sound utilizza la Somma (L+R) e la Differenza (L-R) tra i canali audio. La Differenza è riprodotta con polarità opposte alle
orecchie  dell’ascoltatore. Ciò significa una simultanea alta pressione ad un orecchio e un uguale bassa pressione all’altro orecchio per tutte le lunghezze d’onda. Ciò forma
un segnale che il cervello non può localizzare e che fa sentire l’ascoltatore avvolto dall’immagine sonora.
 

Redazione Newsfood.com

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