Farmaci negli allevamenti: carne “avvelenata”, batteri sani
1 Ottobre 2012
L’uso dei farmaci negli allevamenti non è priva di rischi: in alcuni casi, tali prodotto non risolvono i problemi, li fanno aumentare.
E’ una ricerca dell’Università di Copenaghen (Danimarca) e Cork (Gran Bretagna), diretta dalla dottoressa Hanne Ingmer e pubblicata su “mBio”.
Gli scienziati hanno lavorato su campioni di carne che presentavano sia batteri buoni, produttori di acido lattico, che patogeni pericolosi. Dopodiché, la carne è stata trattata
con oxitetraciclina ed eritromicina, due antibiotici comuni.
I controlli seguenti hanno mostrato come gli antibiotici impedivano l’azione dei batteri “buoni” ma non provocavano effetti sui patogeni.
Secondo i ricercatori, il lavoro svolto dimostra ciò che parte della comunità scientifica dimostra da tempo, cioè che è necessario ripensare la politica degli
antibiotici, dato il loro effetto imprevisto.
Su tale strada si sta muovendo l’Unione Europea, i cui politici stanno pensando a norme di settore più restrittive.
Matteo Clerici
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