Guerre economiche,Trump non aumenta i dazi Usa sul Parmigiano Reggiano: un buon inizio per Nicola Bertinelli

Dazi Usa, colpite ancora Germania e Francia. Salve Italia, Grecia e Gran Bretagna, ormai referente europeo di Trump dopo la Brexit

di Maurizio Ceccaioni

“Contrordine compagni”: l’Italia è fuori dai nuovi dazi Usa voluti da Trump nella controversia con l’Europa sul settore aereo. A confermarlo, la nuova lista allargata sui prodotti Ue da colpire, in seguito alla guerra commerciale tra il colosso aeronautico franco-tedesco Airbus e la statunitense Boeing, con le accuse reciproche di sovvenzioni date dai rispettivi governi ai due competitor. Una guerra aperta per una disputa ormai datata, ma che di riflesso ha coinvolto suo malgrado anche il nostro Paese, nonostante sia fuori dai giochi, non facendo parte del consorzio Airbus, che oltre a Francia e Germania, ha successivamente inglobato anche industrie spagnole e britanniche.

Il mese passato c’era stata una ferma presa di posizione da parte del commissario europeo al Commercio Phil Hogan – già Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale nella passata Commissione Juncker – chiedendo agli Usa di smetterla con queste azioni ingiustificate contro i prodotti del Vecchio Continente, mettendo fine ai dazi doganali tutt’ora esistenti negli scambi tra Stati Uniti e Unione Europea.

Ma Donald Trump non ha desistito nel colpire ancora Germania e Francia, graziando però la Gran Bretagna, ormai suo referente europeo dopo la Brexit, l’Italia e la Grecia, già gravata dai dazi sui formaggi.

Quindi no ai nuovi dazi per tre miliardi di euro da applicate ai prodotti enogastronomici provenienti dal nostro Paese, tra cui, prima di tutti, il Parmigiano Reggiano. A tal proposito tira un amaro sospiro di sollievo il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli, per il quale «In un momento difficile come quello che stiamo attraversando, sarebbe stato un altro duro colpo per la nostra Dop».

Un mercato, quello americano, che con volumi che superano le 10 mila tonnellate di prodotto esportate ogni anno, dopo la Francia rappresenta il secondo mercato estero e il primo mercato extra Ue. «Non possiamo certo festeggiare perché restano in vigore le tariffe aggiuntive del 25% entrate in vigore lo scorso ottobre – precisa Bertinelli -, ma almeno Trump ha risparmiato l’Italia rispetto all’ipotesi iniziale di inasprire ulteriormente i dazi. Lavoreremo in sinergia con Governo e Unione Europea affinché siano eliminate queste barriere al libero commercio che nulla hanno a che fare con la questione del Consorzio Airbus: siamo pronti a fare gioco di squadra con tutti i settori del Food di qualità italiana per vincere questa battaglia, sperando in una drastica riduzione o addirittura in un’eliminazione delle tariffe nel 2021».