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In Piemonte arriva la primavera: è tempo di Dolcetto e Barbera

In Piemonte arriva la primavera: è tempo di Dolcetto e Barbera

By Giuseppe

Santo Stefano Belbo, 20 febbraio 2018

Tra un mese sarà Primavera, prepariamoci a festeggiarla con Dolcetto e Barbera.

Dopo un inverno piuttosto mite, dopo qualche bagna cauda e le caldarroste intorno al caminetto, con l’arrivo della bella stagione, torna la voglia di grigliate, di merende con gli amici e di pranzi all’aperto.

 

Per queste occasioni primaverili è meglio scegliere vini giovani. Proponiamo due rossi piemontesi: il Monferrato DOC Dolcetto e il Piemonte DOC Barbera di Capetta, di medio corpo, perfetti per una merenda con pane e salame e anche  per accompagnare tutto un pasto.

Il Monferrato DOC Dolcetto ha un colore rubino intenso e profumo vinoso, etereo, gradevolmente fruttato. Sebbene l’uva Dolcetto venga coltivata nel Monferrato fin dall’anno 1000, è un vino ancora poco conosciuto al di fuori delle sue zone di produzione. Si chiama Dolcetto ma non è un vino dolce da dessert. Il gusto armonico lo rende adatto ad essere bevuto durante l’intero pasto, ma trova l’abbinamento perfetto con gli antipasti piemontesi, gli arrosti, le grigliate miste, le frittate con erbe spontanee  e il pollame.

 

 

 

 

Il Piemonte DOC Barbera (noi preferiamo chiamarla Barbera, al femminile) ha un sapore più asciutto e profumo caratteristico e fruttato. Ottenuto da uva Barbera, il più diffuso vitigno a bacca nera del Piemonte, è 

anch’esso un vino da tutto pasto, da servire ad una temperatura fra i 16° ed i 18° C, che predilige arrosti, carni alla griglia e formaggi.
Un tempo la Barbera era il vino della povera gente, di chi non poteva permettersi vini più blasonati. Oggi è un vino di tutto rispetto, amato dai buongustai che apprezzano la Barbera per il suo carattere schietto ma non prepotente.

 

 

Entrambi i vini sono prodotti da sempre da Capetta, a Santo Stefano Belbo, in provincia di Asti. Da quest’anno vengono presentati con una nuove vesta grafica, più moderna ed essenziale. L’etichetta, stampata su carta liscia, ospita il nome Capetta all’interno del riquadro realizzato con colori opachi. La capsula è caratterizzata dalla ripetizione del nome del brand.

Prezzi decisamente interessanti con un ottimo rapporto qualità/prezzo: prezzo consigliato, per entrambi: Euro 4 a bottiglia

 


Le Cantine Capetta nascono a Santo Stefano Belbo nel 1953. Francesco Capetta, il cui nome ritorna nelle tre linee, inizia a vendere vino sfuso in una vecchia cascina, non lontano dalle colline dov’è nato.
La piccola azienda fa il suo primo    sig
nificativo salto a cavallo del 1960, quando Francesco Capetta introduce la prima linea manuale di imbottigliamento vini e inizia la costruzione di un capannone per ospitare l’intero ciclo di lavorazione e imbottigliamento degli spumanti. Nei primi anni Settanta viene introdotta la linea completamente automatizzata per la produzione degli spumanti. Nuovi ampliamenti e ammodernamenti costanti accompagnano l’Azienda ai giorni nostri. Con dedizione e passione le nuove generazioni della famiglia hanno permesso al Marchio “Capetta” di diventare uno dei protagonisti dell’enologia piemontese, apprezzato nel mondo per la qualità dei prodotti e l’innovazione d’impresa.


 

Capetta I.VI.P Spa
Corso Piave, 140
12058. Stefano Belbo (Cn)
0141.841611

www.capetta.it

info@cantinecapetta.it

 

 

Redazione Newsfood.com
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