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IniquaItalia: Rubare una mela è reato, inquinare il mondo, NO. Vi sembra giusto?

IniquaItalia: Rubare una mela è reato, inquinare il mondo, NO. Vi sembra giusto?

By Giuseppe

inquinatoTra poco arriva il Santo Natale, santo ma sempre più problematico per chi non riesce a far quadrare i conti.

E’ un problema comune per i poveri e anche per chi ha perso il lavoro, per chi ha dei beni ma non riesce ad avere la liquidità necessaria per pagare le bollette delle luce, del gas…, e magari è creditore dello Stato o di altri enti pubblici, o di aziende ricche che possono permettersi di non onorare gli impegni… giocando sui tempi lunghi della “Giustizia”.

Forse è inutile ritornare sull’argomento delle varie “porcherie” che ogni giorno sentiamo al Telegiornale. Porcherie come quella di “Mafia Capitale”… milioni rubati, alla luce del sole, impunemente. Il Premier Renzi pare che sia deciso ad affrontare il problema con decisione e fermezza: staremo a vedere!

Sono tante tante le cose che non vanno in questo meraviglioso Paese, ma siamo noi, solo noi, che possiamo fare qualcosa per cambiarlo, per migliorarlo. Ma dobbiamo darci da fare e partecipare alla vita sociale, e farci sentire. Un grande errore è rassegnarci e aspettare passivamente che le cose si risolvano da sè.

L’Italia può farcela a riprendersi la sua dignità se ognuno di noi mette a disposizione il suo contributo.

Pochi giorni fa ho avuto l’occasione di incontrare Don Luigi Ciotti, il prete di strada, il fondatore di Libera. Crede nel futuro, crede nei giovani, crede in un futuro migliore.

 

Oggi il modo c’è, si chiama RIPARTE IL FUTURO

RIPARTE IL FUTURO – CHI SIAMO
Riparte il futuro, promossa da Libera e Gruppo Abele, è la più grande campagna digitale contro la corruzione mai organizzata in Italia.

RIPARTE IL FUTURO  – AGENDA
Prevenire e contrastare la corruzione è una priorità assoluta. Guarda la nostra agenda.

RIPARTE IL FUTURO – STAMPA
Sala Stampa
Rassegna Stampa

RIPARTE IL FUTURO – CONTATTI
Scrivici a info@riparteilfuturo.it

 

Newsfood.com sostiene la campagna di Riparte il Futuro: “Il popolo inquinato non ci sta più. Uniamoci contro i criminali ambientali”.

 

Giuseppe Danielli
Direttore e Fondatore
Newsfood.com

 

 

Firma anche tu:

Firma ora: www.riparteilfuturo.it/delittiambientali

Inizio messaggio inoltrato:
Data: 16 dicembre 2014 19:11:40 CET
info@riparteilfuturo.it
Oggetto: Il popolo inquinato non ci sta più. Uniamoci contro i criminali ambientali

Senza corruzione RIPARTE IL FUTURO

In Italia chi ruba una mela al supermercato può essere arrestato in flagranza perché commette un delitto, quello di furto. Ma chi inquina l’ambiente no: nella peggiore delle ipotesi potrà uscirne pagando un’ammenda. Sempre che il reato non cada in prescrizione, ovvio.

Il Codice penale, infatti, non prevede né il delitto di inquinamento né tantomeno quello di disastro ambientale.
Le cose potevano cambiare ma come al solito si sono bloccate. A febbraio infatti la Camera aveva approvato a larghissima maggioranza un disegno di legge che inserisce i delitti ambientali nel nostro Codice penale: inquinamento e disastro ambientale, trasporto e abbandono di materiale radioattivo e impedimento al controllo. Il testo, però, èinspiegabilmente fermo da mesi al Senato, per alcuni limiti tecnici che sarebbero facilmente superabili.
Vogliamo continuare a tenere così questo Paese o lo vogliamo finalmente libero dalla corruzione e dalla criminalità che mette a repentaglio la nostra salute?

Firma ora: www.riparteilfuturo.it/delittiambientali

Chiediamo al Senato di approvare subito il disegno di legge sull’introduzione dei delitti ambientali nel Codice penale. Unisciti a questa lotta in nome di un popolo che non vuole più essere inquinato.

I primi firmatari:

Vittorio Cogliati Dezza, presidente Legambiente
Luigi Ciotti, presidente Libera
Vincenzo Vizioli, presidente Aiab
Fulvio Aurora, segretario AIEA – Associazione italiana esposti amianto
Francesca Chiavacci, presidente Arci
Dino Scanavino, presidente Cia – Confederazione italiana agricoltori
Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti
Natale Belosi, coordinatore comitato scientifico Ecoistituto di Faenza
Andrea Carandini, presidente Fai – Fondo Ambiente Italia
Filippo Brandolini, presidente Federambiente
Forum italiano dei movimenti per l’acqua
Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma – GCR
Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo Greenpeace Italia
Gianluca Felicetti, presidente Lav
Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club
Link Coordinamento Universitario
Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu
Roberto Romizi, presidente Medici per l’ambiente – Isde Italia
Piergiorgio Duca, presidente Medicina Democratica
Rete della Conoscenza
Beniamino Ginatempo, presidente Rifiuti Zero Sicilia
Franco Iseppi, presidente Touring Club Italiano
Unione degli Studenti
Donatella Bianchi, presidente WWF Italia
Rossano Ercolini, presidente Zero Waste Italy

Petizione con la collaborazione di change.org

 

Redazione Newsfood.com

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