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Intervista a Ermanno Pavan, Ceo Bevan

Intervista a Ermanno Pavan, Ceo Bevan

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Buongiorno Ermanno, faccia una presentazione sintetica della sua idea imprenditoriale, come mai dai 19 anni, dal 16 Giugno 2013, titolare unico di una società?

In tanti mi hanno sconsigliato, mio padre per primo, sulla scienza del quale ho costruito questa azienda, di diventare imprenditore in un contesto storico-sociale come quello attuale, ma lo spirito giustizialista che mi appartiene (studente in Legge Università di Milano ndr) mi ha spinto da una parte a non far far canalizzare altrove 38 anni di lavoro ( da oggi 13 Giugno) dell’attuale consulente e CTO Bevan, Giorgio Pavan (padre) e dall’altra a coinvolgere aziende e persone che si trovassero a fare da semplici co-packer di preparati zuccherati con formule standard e di capsule di caffè a volersi mettere in gioco e migliorare il proprio know-how utilizzando formule innovative con le applicazioni tecniche e meccaniche che ne conseguono.

Ci spieghi meglio, quindi Bevan oltre ad essere una start up ha fatto e fa da incubatore per altre aziende?

Ha colto nel segno, siamo i primi in assoluto, da quando nel 2010 mio padre fondò Bevan come Progetto per imprenditori del settore beverage che volessero uscire dal seminato delle solite bevande calde e fredde da vending e bar a creare Preparati instant in polvere che abbiano come unico supporto fibre vegetali al posto di zucchero e poco altro che non sto a menzionare, comunque i primi con green label; questo coinvolge le aziende a noi vicine in stimoli e persino in investimenti in macchinari e personale, quindi contribuiamo a creare lavoro.

Ha una visione a 360 gradi del mercato, vedo, quanti anni ha?

21, ma da quando sono nato vivo le realtà di lavoro imprenditoriale con mia madre nel settore lampadari con l’azienda fondata nel 1962 e mio padre tecnologo che ha provato sulla sua pelle anche cosa voglia dire fare l’imprenditore e non riuscirci, non necessariamente per colpe sue.

Quindi non vede tutto rose e fiori come è solito magari di chi non abbia esperienza e solo entusiasmo

Infatti, cerco di essere molto equilibrato, operazione che non le nego non sia sempre così facile visto che si è internazionalizzata la brutta abitudine alla mancanza di parola e programmi fatti su planning condivisi, ma non demordo.

Torniamo alla mission aziendale, quali i programmi suoi invece?

Giusto, noi abbiamo pianificato una serie di punti che si riassumono in mosse strategiche ben definite, la prima quella di affiancare ai grandi marchi Lavazza, Nespresso, Nestlè Dolce Gusto, Keurig e altre, le medesime capsule (leggermente rivisitate tecnicamente) riempite con nostri solubili in modo che chi fruisca degli ottimi caffè di queste aziende possa gustare ogni tanto anche dei veri caffè al ginseng, guaranà, caffè verde, tè nero al limone o verde al limoneginseng e altre creazioni del CTO Bevan, tutte rigorosamente non zuccherate ed esenti da additivi e sostanze di derivazione animale, come del resto lo è il caffè macinato stesso. Affiancate alle capsule comode buste e a breve anche bustine monodose e capsule MOKA per chi non abbia ancora o non voglia per filosofia propria utilizzare macchine del caffè in capsula.

Un programma ampio, un occhio strizzato ai grandi produttori di caffè quindi e non solo italiano

Lungi da noi voler far concorrenza ai produttori di caffè, non siamo una torrefazione e non possiamo nemmeno pensare di voler competere con torrefazioni che abbiano uno storico come quella della famiglia con torrefazione storica in provincia di Salerno da cui, solo per test generale del giusto funzionamento del nostro “sistema Bevan” abbiamo fatto produrre miscele o monorigini di standard qualitativo elevatissimo per affiancarle appunto ai prodotti di nostra produzione. Il core bevan si definisce nei preparati instant e loro diffusione attraverso le bevande che ne conseguono, sane, salutistiche, quasi nutraceutiche; non solo italiano perché i consumi delle bevande da nostri preparati è già apprezzato dai nordici, dagli statunitensi ed americani in genere, i giapponesi e altri grandi popoli dell’ oriente adorano bevande internazionali italian-fashioned, quindi direi proprio una buona visione internazionale quella di Bevan nell’offerta del beverage trasformato.

Risultano essere presenti altre linee nel sito

Certo, la mia azienda ha appunto in mente un programma ben preciso che scaturisce da un sistema tecnico di lavoro di mio padre e dei suoi colleghi che personalmente ho riposizionato con date e metodi che intendo far rispettare perché non sempre arrivare per primi significa vincere, specie nel mercato, ove bisogna rispettare le regole del marketing, quelle commerciali e del consumatore.

Quale è se possibile saperlo?

E’ TOP SECRET ma chi è del settore e vede la strutturazione dell’attuale offerta e il mio programma qui esposto ne potrebbe cogliere dei fondamentali e visto che questa intervista è rivolta anche ai TOP Manager delle sopramenzionate aziende (anche quelle non menzionate ma fruitrici degli stessi sistemi) spero che il mio messaggio subliminale venga decodificato.

Complesso non trova?

Ritengo che l’economia mondiale sia terreno per forti anche nei settori più “ludici” quale possa essere il nostro che, riportando il verbo di un antico venditore di Roma che conobbi da ragazzino, non fa defibrillatori…

Concludendo quindi potremmo definire il vostro target di clientela ?

Chiunque e non scherzo, la gamma prodotti è talmente vasta e le applicazioni del prodotto finale tali da non porre limiti alla fantasia, cè chi una volta estratto il nostro caffè al ginseng lo utilizzi come parte in un gelato al fiordilatte per trasformarlo in sorbetto al ginseng ed addirittura utilizzarlo a gocce nei piatti di pesce o meglio ancora vegan ed è uno degli esempi dei tanti che posso riportare ma per i quali rimando al blog che sarà disponibile a breve nel web Bevan.

Grazie e a presto per spiegarne le evoluzioni

A presto e grazie per l’attenzione verso chi innovi.

Chiara Danielli
per Redazione Newsfood.com

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