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Lino Cauzzi non demorde: quando mi ridate il mio hotel Hermes di Cremona?

Lino Cauzzi non demorde: quando mi ridate il mio hotel Hermes di Cremona?

By Giuseppe

Sono passati ben sette anni dalle prime richieste del “pizzo”, cinque anni da quella notte a Poggibonsi -26 giugno 2009- nella quale Lino Cauzzi si è visto crollare addosso tutto ciò che aveva. Sotto minaccia ha dovuto cedere la gestione dei suoi cinque alberghi.
Da quel momento non ha più potuto mettere piede nelle sue proprietà.
Da quel momento non ha più visto un Euro, ha dovuto subire danni per milioni Euro.

La storia di Lino Cauzzi (clicca qui)

l’abbiamo già raccontata diverse volte, e l’ha raccontata in video lui stesso, ma nonostante gli arresti, con la piena confessione del Notaio Sannino (e relativa condanna) e i patteggiamenti, con ammissione di colpa dei capi e della maggior parte dei componenti del Gruppo Catapano, oggi, 13 aprile 2014, mancano all’appello ancora due alberghi: l’hotel La Contea di Marcaria (in pratica distrutto da ruberie e vandalismi con oltre un milione di danni certificati) e il pezzo più importante, l’Hermes di Cremona: 74 stanze vuote, e depredate di tutti gli arredi, in attesa di clienti (ricordiamo che tra un anno ci sarà Expo 2015 e l’hotel è nell’area di servizio di Cremona, sull’Autostrada).

La cosa che ci lascia più sbigottiti è il fatto che la Stampa Nazionale, salvo una trasmissione su “Presa Diretta” di Rai tre, non si è mai preoccupata di darne notizia.

Sono stati diversi gli imprenditori del nord est ad aver subito le angherie del gruppo malavitoso ma evidentemente la notizia non è una Notizia degna di essere portata a conoscenza del grande pubblico.
Sorge un dubbio: Chi c’è dietro? In questa vicenda sono coinvolti avvocati, notai, commercialisti, curatori e custodi fallimentari… figure professionali che dovrebbero essere al servizio del cittadino, o quanto meno al servizio della Legge e della Giustizia. Basterebbe che si andasse a indagare sugli arricchimenti veloci di alcune di queste figure… ma forse è proprio questo che si cerca di evitare, perchè potrebbero essere coinvolte anche figure insospettabili.

E che dire della “velocità di risposta” dello Stato al sostegno che dovrebbe dare alle vittime di usura ed estorsione?

Lino Cauzzi:- “da più di due anni abbiamo fatto la richiesta ma non abbiamo ancora avuto risposte concrete” (vedi la Legge) 

Come può una vittima della malavita e del sistema -senza soldi- combattere i soprusi e rientrare in possesso dei suoi beni?

Perché gli Organi di Stampa non sono interessati a pubblicare la notizia? Forse perché questi incresciosi episodi sono ormai all’ordine del giorno e non fanno più notizia?

Lino Cauzzi da anni scrive lettere come quella allegata e le consegna personalmente, oltre ad inviarle, ai destinatari già citati, figure rappresentanti le istituzioni ed anche alle agenzie di stampa ma “non si muove foglia…”. E nemmeno riceve in risposta querele…perchè? Evidentemente perchè ciò che dice e scrive è la sacrosanta verità!

Alleghiamo le due lettere trascritte e la fotocopia di una, quella che parla degli avvocati e della sua paura di vedersi scippare un’altra volta i suoi beni, da parte di figure “professionali” -disoneste- che ha incontrato precedentemente e che in qualche modo (ad es. a mezzo di firme false) potrebbero appropriarsi dei beni restituiti e/o restituendi, insieme ai risarcimenti che arriveranno (dovrebbero arrivare).

Giuseppe Danielli

Prima lettera
Lino Cauzzi: AVVOCATI
Desenzano del Garda,1 gennaio 2014
A TUTTI I COLLEGI DELL’AVVOCATURA NAZIONALE
Il sottoscritto Cauzzi Lino, riguardo all’estorsione che ho subito il 26 giugno 2009 alle ore 24:00 di fronte al notaio Domenico Maria Sannino e ai criminali fratelli Catapano Giuseppe e Carmine Vincenzo di Ottaviano (Napoli)
dichiara che

qualunque avvocato mi abbia assistito o mi assisterà NON si deve permettere di pensare di avere alcun diritto di appropriarsi dei miei beni né tantomeno di dividere con me le somme che mi verranno risarcite come conseguenza ai danni che ho subÏto.

Gli Hotel  e i beni mobili e/o immobili che verranno acquistati con i crediti recuperati DEVONO essere intestati SOLO alla persona di Cauzzi Lino.

Per quanto riguarda le mie Società i crediti recuperati per i danni subiti serviranno a pagare tutti i debiti contratti con le Banche, i fornitori e gli enti pubblici.

Le parcelle degli avvocati dovranno essere pagate con i crediti recuperati come risarcimento alla persona di Cauzzi Lino e alle mie Società come ho già dichiarato a livello nazionale.

Inoltre NON intendo avere soci né ora né mai e NON crederò mai più all’80% dei professionisti: avvocati, commercialisti, notai e responsabili bancari in tutto il cammino della mia vita

In fede
Cauzzi Lino

cauzzi.lino@libero.it        mob. 347 8968986

Desenzano del Garda,1 gennaio 2014

——— OOOOOOO ———


 

 

Qui la lettera (fornitaci da Cauzzi stesso ribattuta, viene pubblicata  oscurando le parti che sono ancora di competenza operativa degli investigatori e mantenendo le imperfezioni ma, come dichiara Lino Cauzzi, è stata inviata e/o presentata direttamente in versione integrale a Prefetti, Presidenti di Tribunale, Associazioni Notai, Associazioni Avvocati, Associazioni Commercialisti ed altri potenzialmente interessati all’argomento.

 

Seconda lettera
QUESTA LETTERA SARA’ DISTRIBUITA VIA E-MAIL A TUTTI I PREFETTI NAZIONALI E A TUTTI I PRESIDENTI DI TRIBUNALE NAZIONALI, SIA PENALE CHE CIVILE

Continuo a non capire perché in questo Tribunale si stia tardando a fare giustizia.
Il sottoscritto sta provando sofferenze da 7 anni,dal 2006.
Questa inammissibile serie di ritardi nelle sentenze non fa altro che agevolare la vita ai criminali e ai colletti bianchi loro complici.
Come è successo nel mio caso e in tutta una serie di estorsioni fotocopia,gli imprenditori venivano sottoposti a pressioni psicologiche e a minacce fisiche tali da essere costretti a seguire i malviventi da un notaio compiacente il quale autenticava gli atti già predisposti,con i quali l’imprenditore di turno era costretto a “regalare” le proprie aziende e società in cambio della sua incolumità e di quella dei suoi cari.
Il sottoscritto,all’improvviso, dopo cinquant’anni di lavoro,si è trovato in mezzo a una strada,catapultato da una vita piena di interessi e soddisfazioni  alla disperazione più profonda,costretto ad assistere inerme alla tentata vendita all’asta dei propri beni.
La responsabilità di questo è da attribuire ai curatori fallimentari e ai commercialisti e agli avvocati,categorie che lavorano in sinergia proprio con l’intento di far fallire le aziende per spartirsi immeritatamente il ricavo.
Nel mio caso, i fratelli Catapano avevano firmato un contratto d’affitto della durata di 20 anni.Il loro scopo era quello di non pagare nessuno,nè fornitori né enti pubblici.Questo meccanismo avrebbe permesso loro,dopo 2 o 3 aste andate deserte,di acquistare l’immobile a 1/3 del suo valore,grazie alla complicità del xxxxx nominato dal xxxxxxx xxxxxxx
Da quello che ho potuto constatare personalmente,i responsabili del fallimento delle aziende sono : il commercialista dell’azienda stessa,il curatore nominato dal Tribunale e gli avvocati dei creditori.Il primo perché può permettersi di presentare delle fatture maggiorate anche del 100%,sicuro che gli verranno riconosciute dal Giudice e il curatore perché sa di essere un privilegiato per legge.
Entrambi di fronte al Giudice raccontano falsità costruite a tavolino,esattamente come si è permesso di fare xxxxxx xxxxx,xxxxxxx della società xxxxxxxx  xxxxxxx  S.r.l.,offendendomi e chiamandomi bancarottiere pur essendo a conoscenza della situazione in cui si trovava l’Hotel Hermes,cioè che da 7 mesi era gestito da criminali dei quali lui ha preso le difese.
Si è anche permesso di rifiutare l’offerta di gestione dell’Hotel Hermes da parte di una famiglia di Cremona,la quale avrebbe pagato € 10.000,00 mensili,andando in questo modo contro i suoi obblighi di xxxxxxxx.
Mi chiedo se il xxxxxxxx  vigili veramente sull’operato dei xxxxx ai quali vengono assegnati i fallimenti e sul corretto svolgimento dell’incarico che viene loro assegnato.
Io ho denunciato sia penalmente che civilmente il Dott. xxxxx xxxxx  per le scorrettezze e le mancanze di cui si è reso colpevole nel trattare il xxxxxxx della società xxxxxxxxxx  xxxxxxx S.r.l.
Sento,nel mio profondo,di lanciare un appello ai Giudici : Attenzione,sono i curatori e il commercialista delle aziende fallite che,insieme ai criminali,distruggono il tessuto economico nazionale.
I veri colpevoli sono loro: commercialisti,curatori,notai e avvocati che negli anni ’70 erano il 20% di questa categoria di colletti bianchi a dire falsità davanti ai giudici e,dal ’90 in poi,sono l’80%.

In fede
Cauzzi Lino

cauzzi.lino@libero.it        mob. 347 8968986

Redazione Newsfood.com

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