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Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Maestro di Architettura e di vita

Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Maestro di Architettura e di vita

By Redazione

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Date: Fri, 7 Jun 2013 08:47:57
Subject: Ludovico Belgiojoso, Maestro di Architettura e di vita – Presentazione del libro commemorativo “La ricerca di   un’Italia “altra” Ed. Skira.- Assoedilizia

ASSOEDILIZIA
e
Istituto Europa Asia

LODOVICO BELGIOJOSO, L’ARCHITETTURA PER MODELLARE LA SOCIETA’
Presentato alla Triennale di Milano il libro sul convegno che ne ha ricordato il centenario della nascita
Colombo Clerici: “Protagonista dell’evoluzione di una città ancora una volta in bilico tra rinascita e rinuncia”

Benito Sicchiero
Una figura eccezionale, le cui vicende umane brillano almeno quanto le  affermazioni professionali che, del resto, hanno profondamente ispirato.

E’ quanto pensavo mentre intervistavo (forse l’ultimo  colloquio con un giornalista?) Lodovico Barbiano di Belgiojoso, anziano signore fisicamente devastato dalla malattia ma con la mente
lucidissima nel ricordare decenni irripetibili nella storia del Paese, dell’adorata Milano, dell’architettura.

E soprattutto nel prevedere quali e quante trasformazioni questi mondi avrebbero subito.

Fluiscono i ricordi nella dimora Belgiojoso, via del Conservatorio, pieno centro di Milano ma immersa nel silenzio rotto solo dalle grida di bambini di una vicina scuola: il profondo cambiamento
nell’urbanistica e nell’architettura milanese seguite alla prima Guerra mondiale, il piano regolatore Portaluppi-Semenza pesantemente condizionato da “provincialismo culturale”,  gli
sventramenti del centro con l’allontanamento nelle periferie degli originari residenti e la loro sostituzione con sedi di società e di banche, la copertura dei Navigli, la demolizione di
gran parte dei Bastioni.

Al monumentalismo di Piacentini lo Studio BBPR – dalle iniziali dei componenti del formidabile sodalizio Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers la cui sigla è attivissima ancor oggi,
portabandiera il figlio Alberico – oppongono la pianificazione regionale, la progettazione architettonica, il disegno di allestimenti e di arredamenti, la divulgazione dell’architettura moderna
con la rivista “Quadrante” e gli “Atti del sindacato interprovinciale fascista degli architetti”, intrattenendo rapporti con i più affermati artisti italiani e stranieri.

Poi la guerra, la scelta antifascista, l’internamento a Mauthausen dove vi morì Banfi, la ricostituzione dello Studio che conserva la sigla originaria in memoria di Banfi, ai primi posti
nel dibattito e nella progettazione della ricostruzione.

E la convinzione:  
“Lo sviluppo della città deve fondarsi sulle risorse naturali ed i valori storico-ambientali visti non solo come salvaguardia dell’ambiente fisico, ma come tutela delle complesse
interrelazioni esistenti tra popolazione e ambiente, tra attività produttive minute e infrastrutture urbanistiche ed edilizie, fra abitudini di vita e spazio collettivo”.

Ne hanno parlato alla Triennale di Milano alla presentazione del volume Lodovico Belgiojoso Architetto 1909-2004. La ricerca di un’Italia “altra”, a cura di Guya Bertelli e Marco Ghilotti, Skira
Editore.

Claudio De Albertis, presidente della Triennale; Giulio Ballio, già Rettore del Politecnico di Milano; Alberico Belgiojoso, BBPR e Politecnico di Milano; Massimo Vita Zelman, presidente di
Skira Editore; Luca Molinari, facoltà di Architettura Luigi Vanvitelli, Seconda Università degli Studi di Napoli, Luigi Spinelli, Editoriale Domus.

Conclusioni di Ilaria Valente, preside della Scuola di Architettura e Società del Politecnico di Milano.

Il volume raccoglie i contributi di docenti e studiosi intervenuti al convegno dedicato al centenario della nascita di Lodovico Barbiano di Belgiojoso con lo scopo di rileggere l’apporto
personale dell’ architetto in seno alla produzione complessiva dello Studio BBPR fondato a Milano nel 1932, le cui realizzazioni hanno inciso profondamente sulla produzione architettonica
italiana distinguendosi per una continua ricerca nei principi della tradizione e dell’innovazione, nel rispetto del passato e in un rinnovato entusiasmo per il futuro.

Per quanto la figura di ogni membro del Gruppo BBPR non possa essere disgiunta dal lavoro e dai risultati dello Studio, il volume intende mettere in rilievo il personale impegno civile e politico
di Belgiojoso “volto alla ricerca di un Italia ‘altra’ dove l’esistenza si scontra con le dubbie verità del Paese tradizionalista e lassista”;  
il coinvolgimento negli anni della Resistenza, a cui seguirà la deportazione in Germania documentata in una toccante raccolta di scritti e disegni; il contributo nell’ ambito dell’
attività professionale contrassegnato da un instancabile interesse per un’architettura come costruzione e la continua elaborazione culturale operata attraverso un reciproco confronto tra i
membri del Gruppo, contribuendo nella trasformazione dello Studio in un “laboratorio  culturale di grande attualità”.

Commenta Achille Colombo Clerici presidente di Assoedilizia che ha sponsorizzato la pubblicazione e dell’Istituto Europa Asia:  
“Lodovico Belgiojoso, un caro amico, un milanese illustre, attore e osservatore privilegiato di un lungo periodo della nostra storia che ha visto la città, orgogliosa protagonista delle
vicende italiane, ferita e rinata, ed oggi in bilico tra ripresa e rinuncia”.

Foto: Achille Colombo Clerici con l’arch. Alberico Barbiano di Belgiojoso, figlio di Ludovico.

Benito sicchiero
per Newsfood.com

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