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Nota di aggiornamento al DPEF: sì del Senato alla risoluzione della maggioranza

By Redazione

 

Con 151 voti favorevoli, 128 contrari e 4 astenuti, nella seduta pomeridiana di mercoledì 8 ottobre, l’Assemblea ha approvato la risoluzione di maggioranza sulla Nota di
aggiornamento al Documento di programmazione economico-finanziaria 2009-2013, il cui esame era iniziato ieri con la relazione del sen. Azzollini e la relazione di minoranza illustrata
dal sen. Morando.

Con questo documento il Governo aggiorna il conto consolidato delle Amministrazioni pubbliche per il periodo 2008-2013. Le differenze, relativamente contenute, rispetto alle stime
indicate nel DPEF, derivano principalmente dai seguenti fattori:
– un indebolimento delle prospettive di crescita dell’economia italiana;
– una più puntuale ripartizione della manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2011 tra le categorie economiche di entrata e spesa del conto delle Amministrazioni
pubbliche;
– le modifiche alla manovra introdotte in sede di conversione dei provvedimenti attuativi;
– l’aggiornamento del conto delle Pubbliche amministrazioni per il 2008 in base all’attività di monitoraggio;
– le variazioni dei tassi di interesse derivanti dalle turbolenze sui mercati finanziari.

Come riferito dal sen. Azzollini, nella Nota di aggiornamento al DPEF le previsioni di crescita dell’economia vengono ridotte di 0,4 punti percentuali tanto per il 2008 quanto per il
2009.

Anche le previsioni di crescita per il 2010 e il 2011 sono riviste al ribasso, anche se per percentuali inferiori, mentre la previsione di una crescita pari all’1,5 per cento è
confermata per il biennio successivo.

Per l’anno 2008 il valore dell’indebitamento netto è confermato, ma per gli anni successivi si registra un peggioramento a causa della contrazione dell’avanzo primario e
dell’aumento della spesa per interessi. Il debito pubblico evidenzia conseguentemente un percorso di rientro più lento, anche se l’obiettivo di portare il rapporto debito/PIL al
di sotto del 100 per cento nel 2011 risulta confermato.

Azzollini ha inoltre riferito che la Nota non fornisce motivazioni sulla modifica, rispetto alle indicazioni dello scorso giugno, delle misure una tantum, profila un aggiustamento
strutturale più impegnativo e ridetermina il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, che è fissato ad un livello più elevato pur mantenendo un andamento
discendente nel periodo di riferimento.

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