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Partecipazione agli utili di impresa a fronte di un apporto lavorativo

By Redazione

D: Come si regola il rapporto con l’associante? Quali adempimenti contributivi e fiscali sono a carico del lavoratore associato?

R: Si deve stipulare un contratto con il quale l’associante (imprenditore) attribuisce all’associato (prestatore) una partecipazione agli utili di impresa percentuale che dovrà essere
pattuita e messa per iscritto nel contratto stesso.
L’apporto oltre che di lavoro può essere anche di capitale.
Per gli adempimenti contributivi dal 1° Gennaio 2008, si conferma, l’innovazione già introdotta dalla legge finanziaria dello scorso anno secondo cui nella Gestione separata sono in
vigore due sole aliquote fisse e riferite l’una a tutti gli iscritti che non risultino assicurati presso altre forme di previdenza obbligatoria e l’altra a tutti i rimanenti iscritti;
I contributi in questione sono dovuti nelle seguenti misure:

* 24,72% (24,00 aliquota IVS più 0,72 di aliquota aggiuntiva), dovuto per tutti i soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie;

* 17,00%, dovuto dai soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria..

Tali aliquote del 24,72 per cento e del 17,00 per cento, sono applicabili, con i criteri sopra esposti, fino al raggiungimento del massimale di reddito previsto dall’articolo 2, comma 18, della
legge n. 335/1995, per il quale, in attesa di ricevere da parte dell’ISTAT gli indici percentuali armonizzati di crescita dei beni di consumo, si fa riserva di successiva comunicazione.
Per quanto attiene agli adempimenti fiscali gli associati in partecipazione sono assoggettati al versamento della ritenuta di acconto del 20% a titolo di anticipazione IRPEF ed in sede di
denuncia dei redditi il lavoratore dovrà provvedere al pagamento a conguaglio delle eventuali ulteriori quote Irpef.

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