Pausa caffè? Al bar o all’automatico, è un momento irrinunciabile
26 Gennaio 2010
Roma – Un rito irrinunciabile per gli italiani, celebrato non solo al bar ma anche davanti a quelle macchinette distributrici che si diffondono sempre di più per consentire un
ristoro veramente a portata di mano e di ufficio. In Italia – come sottolinea il libro ‘Pausa caffe” di Antonio Barbangelo – troviamo ormai una macchinetta ogni 26 abitanti.
Dispensatori automatici che erogano ogni giorno caffé, bibite, snack, yogurt probiotico, frutta fresca, prodotti dietetici, per non parlare delle ultime novità: pasta e pizza
fumanti e pronti per il consumo. Prodotti che si trovano nelle comunità di lavoro e – sempre più spesso – in luoghi aperti al pubblico: ospedali, stazioni ferroviarie, aeroporti,
palestre, musei.
Il settore della distribuzione automatica attualmente costituisce una realtà da circa 3 miliardi di euro di fatturato annuo. L’Italia rappresenta il massimo produttore europeo di
distributori automatici e detiene la leadership mondiale di export (70% della quota di settore).
Le macchinette distributrici stanno dunque conquistando sempre più spazio negli usi e consumi degli italiani e sicuramente hanno fatto parecchia strada dal 1946, anno a cui risale
l’installazione dei primi apparecchi destinata alla Coca-Cola, la bibita americana che i Marines sbarcati in Italia avevano fatto conoscere e apprezzare nel Bel Paese.
Ansa.it per NEWSFOOD.com
