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Per i Carabinieri di Padova l’operazione “Manleva” è chiara e definita: tra gli arrestati anche notai, avvocati, commercialisti, poliziotti

Per i Carabinieri di Padova l’operazione “Manleva” è chiara e definita: tra gli arrestati anche notai, avvocati, commercialisti, poliziotti

By Redazione

Cremona, 20 luglio
Il Giudice Andrea Milesi -come dichiara in un articolo di pag. 20 de  “La Provincia” di Cremona del 14 luglio scorso- non ha rinviato l’udienza a gennaio 2012 ma ha semplicemente respinto
una istanza di modifica del proprio provvedimento di sequestro giudiziario avanzata il 16 maggio scorso dalla difesa del fallimento Italia Immobiliare e discusso il 20 giugno successivo.
Riportiamo quanto è scritto.
Dice il Giudice Milesi:-” Il Decreto di Sequestro Preventivo del GIP di Padova non è mai stato depositato nel fascicolo d’ufficio per procedimento per sequestro giudiziario  ma solo
informalmente mostrato all’udienza il 7 luglio”.

In mancanza di nuova documentazione agli atti, ha applicato l’articolo 190 del Codice Civile che di fatto, anche se inspiegabilmente, “autorizza” i Catapano a gestire l’Hotel Hermes, ancora sotto
la tutela del Curatore fallimentare.

L’amarezza e la rabbia dell’imprenditore truffato sono alle stelle. Il 7 luglio, dopo aver ascoltato la sentenza e venuto a conoscenza che il documento del Gip di Padova -dove in quindici pagine
è racchiusa tutta la storia e le conclusioni dei Carabinieri- non era stato depositato ed allegato agli atti, il Cauzzi ha inveito contro l’avv Sgargi insultandolo e gridando “al
tradimento”  ed ha consegnato personalmente al Giudice il prezioso documento.
 
Riportiamo cosa ci dice Lino Cauzzi che ovviamente si assume le sue responsabilità di quanto asserisce:
In data 1 luglio 2011, ore 18,00,  secondo le disposizione di legge ed in accordo con il mio avvocato, Giacomo Triolo, ho provveduto a consegnare alla segretaria  del Dott. Enzo
Coratella (curatore del Fallimento Immobiliare Italia) il  Provvedimento di Sequestro Preventivo del GIP di Padova -qui allegato in copia-.

Continua Cauzzi – Il documento è stato consegnato da me personalmente con le raccomandazioni di farlo pervenire al Tribunale di Cremona in tempo utile, prima dell’udienza del 7 luglio
2011 c/o Giudice Andrea Milesi, presso lo studio del Curatore fallimentare Dott. Coratella.

La segretaria (dott.ssa Greisel o nome simile) ha dato conferma che sarebbe stato fatto pervenire sia al titolare dello studio che all’avv. Sgargi (già a conoscenza ed allertato dal mio
avv. Giacomo Triolo.

In data 7 luglio, il Giudice Andrea Milesi ha purtroppo dovuto respingere la richiesta di modifica “Nullità – revocatoria – risarcimento contratti di affitto e locazione”  in
quanto  il documento -di fondamentale importanza che avrebbe permesso di estromettere definitivamente il Gruppo Catapano dall’Hotel Hermes di Cremona-  non gli era pervenuto.

La sentenza, emessa in mancanza di conoscenza del Provvedimento di Sequestro Preventivo, formato da 15 pagine con la descrizione dettagliata dei fatti, a conclusione delle indagini dei
Carabinieri di Padova, ha di fatto dato la possibilità al Gruppo Catapano di restare a “gestire” l’Hotel Hermes sotto la curatela del dott. Enzo Coratella per molti altri mesi.

L’avvocato Triolo ha immediatamente presentato una richiesta urgente.

Io stesso -continua Cauzzi- (arrabbiatissimo, in Tribunale accusando a voce alta l’avv. Sgargi di “tradimento”), l’ho consegnato al Giudice la mattina del giorno 11, dopo aver ascoltato
la sentenza.

Lo stesso Giudice ha dichiarato che il documento non gli era mai stato recapitato. (…sue precisazioni scritte su “La Provincia”  del 14 luglio scorso a pag. 20).

Mi chiedo come sia possibile che il Gruppo Catapano possa ancora gestire l’Hotel nonostante che non siano mai stati  pagati gli affitti alla proprietà: per due anni a Lino Cauzzi
-provocando di fatto il fallimento dell’Immobiliare Italia- e neppure al curatore fallimentare negli ultimi otto mesi).

Tre anni significano 120.000 €uro/anno ossia 360.000 €uro

 
Mi chiedo anche come possa essere possibile che un’azienda fantasma, (cancellata dalla Camera di Commercio perchè registrata sulla base di documentazione falsa) riesca ad emetter
scontrini fiscali ed ottemperare alle incombenze, alle scadenze.

Mi chiedo perchè il curatore abbia rifiutato l’offerta di un nuovo gestore che può garantire il pagamento dei 10.000 €/mese.

Confido ancora nella Giustizia ed aspetto che la verità tutta venga a galla ma vorrei anche, dopo tre anni di calvario, poter rientrare in possesso dei miei alberghi.
In fede, Lino Cauzzi

La  situazione è chiara agli occhi  degli inquirenti ma ora viene la fase più delicata e si spera che alla fine il truffato possa avere soddisfazione e riavere il
maltolto. Ma in che condizioni ed a che prezzo?

Giuseppe Danielli
Newsfood.com

Scarica il pdf del  documento completo del Provvedimento di Sequestro Preventivo del Gip di Padova

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