FREE REAL TIME DAILY NEWS

Piacenza: Dalle parole ai fatti, innamorandosi del Grande Fiume … il Po

By Giuseppe

Piacenza, convegno alla Canottieri Vittorino da Feltre su come valorizzare e ri-qualificare il fronte fluviale della città.
<< Dalle parole ai fatti, innamorandosi del Grande Fiume>>
Piacenza era importante porto romano, poi longobardo. Commerciava con Milano e Venezia. Piacenza deve tornare a convivere con il fiume. L’argine maestro deve essere rivitalizzato con diverse azioni e attività, soprattutto estive. Giampietro Comolli, uno dei relatori, patron di UnPOxExPO, propone un progetto di alto respiro, senza autoreferenzialità, puntando su richiami attrattivi leader fuori Piacenza, bassi costi di attivazione con il supporto degli uffici pubblici esistenti e preposti a vigilanza, ordine, pulizia. I costi variabili a carico del gestore. Regolamento d’uso, attività in sicurezza. Approvazione delle strutture da parte di Aipo. Eliminazione vincoli e burocrazia

Ospiti sul PO
Ospiti sul PO

La rivitalizzazione del Lungopo (RiverFrontPo) a Piacenza è tema dibattuto negli ultimi 2 anni, sicuramente grazie anche alla idea-progetto di giampietro Comolli di portare ad Expo Milano 2015 un #fuorisalone dedicato al fiume Po come attrazione, accoglienza e accompagnamento di visitatori e turisti lungo i 650 km del grande fiume italiano. In chiave moderna, più turistica e più ambientale, ripropone il programma di Mario Soldati, passato in puntate nella nascente Rai canale unico del 1957, rileggendo l’enogastronomia, la cucina, le ricette di allora, ma soprattutto cercando di ri-qualificare, ri-vitalizzare, ri-organizzare, ri-valutare, ri-strutturare e ri-partire con una progettualità vincente dopo tanti anni di dimenticanza e abbandono. Questi i temi, in premessa, affrontati da diversi interventi di saluto al convegno di Piacenza in una delle associazioni canottieri più antiche e prestigiose italiane nel canottaggio e nuoto, già aderente al progetto UnPOxExPO2015, fra cui il presidente della Canottieri Sandro Fabbri, il presidente degli architetti Baracchi, l’assessore del comune ai lavori pubblici Silvio Bisotti, Tullio Bionda della Motonautica, Federico Scarpa del Consorzio Logistica Piacenza-Genova, il geologo Giuseppe Marchetti, Ezio Trasciatti presidente del club Gommone, il medico Carlo Mistraletti innamorato del fiume e artefici di diversi eventi fluviali, il progettista ing Claudio Guagnini. Comolli ha sottolineato come in 50 anni il fiume Po sia stato messo in sicurezza per quando concerne il sistema idrogeologico e di controllo piene, grazie alla Autorità di Bacino e alla Agenzia, non fa più paura, non deve essere visto come un malato cronico. I miliardi di euro spesi per dare certezze su 650 km di corso e 144 affluenti, è giusto metterli a frutto, facendo diventare il fiume PO una risorsa, un motore di crescita economica dei 500 comuni rivieraschi, una fonte di sviluppo. Bisogna ridurre vincoli, burocrazia, passaggi di carte, certezza dei ruoli. Lungo il Po c’è un patrimonio immenso in attesa di essere riqualificato: 300 siti nella  disponibilità dello Stato che saranno a disposizione degli enti locali o privati.

Un PoxExpo 2015
Un PoxExpo 2015

Comolli è chiaro: Piacenza, visto la posizione geografica positiva e favorevole lungo il corso fluviale, “cuoredelPo”, può creare una particolare ViaPo legata al LungoPo che parte dal centro città, il famoso palazzo Gotico e arriva all’argine, circa 1000 metri di pista ciclo-pedonale, illuminata e smart. Un progetto che punti alla soddisfazione della domanda della gente, che risponda ai servizi e bisogni della singola persona, non un progetto oggettivo tanto da fare, ma soggettivo e personalizzato collegato a un citybrand della città da diffondere e promuovere. Un tragitto “diffuso” in cui siano esposte e attive , come un palcoscenico, le migliori produzioni piacentine. Un RiverFront che rispetti paesaggio e ambiente, elimini brutture fatiscenti di manufatti in cemento abbandonati o in disuso, acquisisca proprietà demaniali, vieti accessi di auto e moto fra l’argine e il fiume, crei parcheggi in sicurezza nelle vicinanze, punti di noleggio bici e barche, offra un attivo e sicuro servizio di banda larga e hotspot con celle di captazione cellulari per diffusione app, trasformi i bivacchi in un servizio regolamentato di barbacue e picnic per tutti. La sicurezza e la vigilanza diventano strategici grazie ai vigili, alle guardie provinciali e forestali, ai volontari del fiume sia come pescatori che naviganti. Un punto di forza attrattiva e di tempo libero devono diventare il rispetto ambientale, l’ordine, la pulizia creando postazioni di servizio comode, anche luoghi di avvistamento flora e fauna, illuminazione solare fissa, telecamere, desk di assaggio ristoro e vendita, segnaletica stradale di convogliamento e di uscita a senso unico dai parcheggi per consentire il deflusso di auto in occasione di grandi spettacoli. Comolli ha ricordato che  gli otto sistemi fluviali turistici europei hanno creato nel 2014 un giro di affari di 3,1 mld/euro con 12,5 milioni di presenze e ha ringraziato gli assessori Luigi Rabuffi e Stefano Cisini per l’impegno profuso nel coinvolgere anche altri capoluoghi rivieraschi come Lodi, Cremona, Pavia. Questo progetto-infrastrutturale, a basso costo e a basso impatto, potrebbe essere replicato anche in altre città e borghi blu lungo il fiume Po in modo da creare una rete unica, collegata, fruibile con un unico pacchetto turistico, venduto insieme a tutti, concatenato, adattabile alle diverse richieste, che individui luoghi unici e prodotti alimentari leader, ricette e piatti di grande impatto mondiale, noti e riconosciuti.

Redazione newsfood.com

VISITA LO SHOP ONLINE DI NEWSFOOD