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Prodotti tipici a rischio: La Cia chiede un decreto per vietare la semina OGM in Italia

Prodotti tipici a rischio: La Cia chiede un decreto per vietare la semina OGM in Italia

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Il governo deve emanare al più presto un decreto interministeriale contro la semina di Ogm, attivando la clausola di salvaguardia. La loro introduzione metterebbe a rischio gli oltre 5.000 prodotti tipici che rappresentano la spina dorsale del “made in Italy” agroalimentare, annullando il maggiore vantaggio competitivo che abbiamo sui mercati: la biodiversità e la tradizione. Lo afferma la Cia alla vigilia della mobilitazione della task force “Per un’Italia libera da Ogm”, di cui la Confederazione fa parte insieme a 38 associazioni agricole, ambientaliste, consumeristiche e cooperative.

Logo CIA, Confederazione italiana agricoltori
Logo CIA, Confederazione italiana agricoltori

Il 9 aprile il Tar si pronuncerà sul ricorso presentato da un agricoltore friulano contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais Mon810 -ricorda la Cia-. Se il ricorso fosse accolto, si aprirebbe la strada a semine di colture transgeniche approfittando della fase di deregulation. Per questo non si può aspettare ancora: ora l’esecutivo deve risolvere definitivamente la questione Ogm in Italia, applicando il principio di precauzione come richiesto da tempo.

Si tratta di un’esigenza condivisa dal 70 per cento degli italiani -osserva la Cia- e che diventa imprescindibile a un anno da “Expo 2015”, dove l’Italia ha scelto di mostrarsi al mondo attraverso il cibo, nelle sue accezioni più diverse, ma tutte saldamente legate alla storia, alla cultura, alle tradizioni delle variegate realtà rurali.

Insomma, il valore aggiunto delle nostre produzioni agroalimentari risiede proprio nella diversità, nell’inimitabilità del loro sapore, mentre gli Ogm tendono all’omologazione -conclude la Cia-. Ma la nostra posizione non è ideologica. Siamo realmente convinti che in Italia è possibile produrre colture libere da biotech, con benefici per l’ambiente e la salute, nonché per migliorare il reddito degli agricoltori e degli allevatori.

In particolare, nell’ambito delle varie iniziative previste per domani, si ricorda la conferenza stampa “No agli Ogm” organizzata dalla Cia Marche ad Ancona, alle 10 presso l’Hotel NH, con la partecipazione di Maura Malaspina, assessore regionale all’Agricoltura e capofila della Rete delle regioni europee “Ogm Free”. In più, nei centri commerciali della regione la Confederazione realizzerà una massiccia azione di volantinaggio per promuovere l’impegno contro gli organismi geneticamente modificati.

Redazione Newsfood.com

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