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«Qualità e sicurezza alimentare»: una nuova frontiera che richiede risposte scientifiche di eccellenza

«Qualità e sicurezza alimentare»: una nuova frontiera che richiede risposte scientifiche di eccellenza

By Redazione

Parma Tecninnova S.r.l.e TeTa (Centro Italiano Servizi dalla Terra alla Tavola) in collaborazione con CCIAA di Parma, Unione Parmense degli Industriali e Gruppo Imprese Artigiane hanno
organizzato un seminario mercoledì 25 marzo 2009 presso la Camera di Commercio in strada dei Mercati, diretto alle aziende che intendano accedere al bando di concorso europeo di ricerca e
sviluppo 2007-2013. Si tratta del Settimo Programma Quadro il cui obiettivo è quello di promuovere attraverso finanziamenti l’eccellenza nella ricerca, nello sviluppo e nella dimostrazione
scientifici e tecnologici mediante quattro programmi che sono cooperazione, idee.

In particolare il programma Coooperazione si articola in dieci diverse tematiche tra le quali prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie di cui si è parlato al seminario
«Qualità e sicurezza alimentare». Lo scopo del bando è di poter creare una bioeconomomia europea basata sulla conoscenza associando scienza, industria ed altre parti
interessate, per sfruttare opportunità di ricerca nuove ed emergenti che riguardino problematiche sociali, ambientali ed economiche come la crescente richiesta di alimenti più
sicuri, più sani e di migliore qualità e di un uso e una produzione sostenibili di risorse biologiche rinnovabili; il rischio in aumento di malattie epizootiche e zoonotiche e di
disturbi legati all’alimentazione; le minacce alla sostenibilità e alla sicurezza della produzione agricola, dell’acquacoltura e della pesca; la crescente domanda di prodotti alimentari di
elevata qualità, nel rispetto del benessere degli animali e dei contesti rurali e costieri nonché delle esigenze dietetiche specifiche dei consumatori.

«Qualità e sicurezza alimentari sono temi caldi per l’Emilia Romagna, una regione che scommette e investe in questo campo – ha dichiarato all’apertura dei lavori Andrea Zanlari,
presidente Cciaa di Parma – come territorio abbiamo un livello di offerta molto alto che merita risposte efficaci. Ma per mantenere vivo un sistema che di per sé predispone qualità
è necessario un maggiore incontro tra imprese e università». Ecco dunque che la partecipazione a bandi di concorsi europei che mirano a incentivare la collaborazione tra
università e imprese con il fine di fare ricerca, diviene uno step fondamentale per cambiare visione ed entrare attivamente in un mercato europeo con idee e programmi innovativi.

«La qualità è un valore, un nuovo elemento di competizione, che interessa all’Unione Europea e che richiede supporti scientifici in grado di riordinare e certificare un
sistema unico europeo dotato di indicatori condivisi che possano davvero riconoscere e migliorare la qualità degli alimenti. Ecco dunque che il settore della ricerca riguardante la
qualità alimentare è divenuta una nuova frontiera a cui dare delle risposte» ha sottolineato Giovanni Ballarini, presidente Ssica evidenziando la necessità di fare
ricerca italiana partecipata.

Diverse sono le criticità emerse dal rapporto tra università e imprese, che troppo spesso parlano un linguaggio diverso sia di tempistica che di progettazione, ma il dialogo tra
questi due enti è la condizione necessaria per la crescita e lo sviluppo di campi innovativi. «Diventiamo propositori che contribuiscano direttamente allo sviluppo di eccellenze, uno
sviluppo che è possibile tramite strategie di medio lungo termine, capaci di aprirsi a un contatto e di coinvolgere attori differenziati» ha dichiarato Stefano Bentley
dell’Università degli Studi di Parma.

Diviene dunque importante affiancarsi a figure di mediazione come appunto Parma Tecninnova S.r.l. in grado di favorire la comunicazione tra università e imprese e dare modo a queste ultime
di poter accedere a bandi di finanziamento europeo di alta rilevanza quali appunto il Settimo programma Quadro. Tra gli aspetti sottolineati da Monia Radini, responsabile ufficio ricerca e
innovazione del Parco Scientifico e Tecnologico di Parma, la funzione del Parco come referente aziendale per accedere a comparti di ricerca universitaria e creare programmi ad oc da presentare ai
bandi e poter essere inseriti in un contesto di trasferimento tecnologico, creando dunque le basi per innovare le proprie aziende utilizzando canali preferenziali quali l’accesso ai
finanziamenti. Dall’altro lato l’università avrà la possibilità di indirizzare la ricerca verso le esigenze del mercato creando opportunità per gli studenti e formando
nuove figure professionali. Inoltre collaborare con Parma Tecninnova significa entrare nella rete dei Parchi italiani (Apsti) e condividere dunque a livello nazionale risultati che possono
davvero creare le condizioni di un clima più costruttivo, dove la ricerca diviene un investimento necessario per entrare in modo attivo in un mercato europeo.

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