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Retribuzione del lavoratore a progetto troppo bassa

By Redazione

D: Cosa può fare il collaboratore a progetto qualora ritenga incongruo il suo corrispettivo?

R: La misura del compenso costituisce un elemento essenziale del contratto a progetto, tanto che l’art. 62 D. Lgs. 276 del 2003 e successive modificazioni prevede che lo stesso debba essere
specificamente indicato per iscritto. Per quanto attiene alla quantificazione del compenso, le parti non sono del tutto libere e l’art. 63 del citato D.Lgs. dispone che il compenso deve essere
proporzionato alla quantità e qualità del lavoro eseguito e deve tenere conto dei compensi normalmente corrisposti per analoghe prestazioni di lavoro autonomo nel luogo di
esecuzione del rapporto.

Pertanto il collaboratore che ritenesse inadeguato il compenso pattuito, può sempre ricorrere all’autorità giudiziaria per ottenere la condanna del suo committente a
corrispondergli un corrispettivo adeguato. Quindi il collaboratore può far riferimento alla natura e alla durata del progetto, prendendo come parametro i compensi corrisposti per
analoghe prestazioni autonome. Il collaboratore può prendere come parametro anche le retribuzioni previste dal CCNL riferendosi al personale che svolga mansioni analoghe, partendo dal
presupposto che la remunerazione di un collaboratore a progetto non possa essere inferiore a quanto percepito da un lavoratore subordinato che svolga mansioni analoghe.

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