FREE REAL TIME DAILY NEWS

Somalia, aiuti ONU venduti sottobanco

Somalia, aiuti ONU venduti sottobanco

By Redazione

Bufera all’ Onu. Secondo il quotidiano inglese Times, una delle operazioni principali di salvataggio delle Nazioni Unite e sotto inchiesta da quando è emerso che centinaia di sacchi di
viveri, destinati a rifugiati in Somalia, sono stati venduti per profitto.

Tutto è nato quando una rete televisiva inglese ha mostrato immagini di tonnellate di cibo, con il marchio WFP (World Food Programme) in bella vista, venduti tranquillamente nei mercati
della capitale, Mogadiscio.

Confezioni di mais, scatole di carne e lattine di olio per la cucina, tutte contrassegnate con la scritta “non destinato alla vendita” ed il marchio delle Nazioni Unite, sono acquistabili in 10
grandi magazzini e 15 negozi nel principale quartiere della città.

Secondo i locali, ottenere tali prodotti è semplice: “Noi compriamo gli aiuti (alimentari) del WFP dallo staff del programma o dai loro dipendenti” afferma un commerciante;
“Vai all’ ufficio del WFP, e compili la richiesta per creare un campo (fittizio). Quando poi riceviamo il cibo, ne diamo una parte ai rifugiati ed il resto lo dividiamo tra noi e quelli del
WFP che ci hanno aiutato nel’ affare”
, gli fa eco un collega.

Ancora più ricco di dettagli è un terzo affarista: “Quelli (i dipendenti WFP) ci portano al loro magazzino e lasciano che noi carichiamo la merce. I beni sono tutti prendibili
e ne puoi comprare quanti vuoi, ma di solito non compriamo più di 500-1000 sacchi alla volta. Una tonnellata, una tonnellata e mezza al giorno possono essere fatte sparire senza troppi
sospetti”
.

La situazione della Somalia è estremamente critica: 1 bambino su 5 non raggiunge i 6 anni, mentre 1 bambino su 5 soffre di malnutrizione e 3,25 milioni di persone hanno bisogno per
sopravvivere di alimenti di prima necessità.

Per risolvere la crisi, l’ ONU ha messo in piedi un’ operazione di soccorso da 955 milioni di dollari, finanziata da numerose nazioni occidentali, Italia, Gran Bretagna e Iati Uniti compresi.

Peter Goosens, il direttore del WFP in Somalia descrive la vendita di cibo come “un fenomeno di poco conto”.

Di fronte alla pura e semplice dimensione (economica e morale) della situazione e alla gravità delle accuse, tali scuse appaiono quantomeno inadeguate.

Matteo Clerici

VISITA LO SHOP ONLINE DI NEWSFOOD