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Tuttofood 2011 apre nel segno di Expo 2015

Tuttofood 2011 apre nel segno di Expo 2015

By Redazione

Milano – Ha inaugurato all’insegna di Expo 2015, la terza edizione di Tuttofood, la più importante fiera professionale del food italiana, che ha dedicato ad un’approfondita riflessione sulle nuove frontiere della nutrition – tema
portante di Expo 2015 – il suo convegno inaugurare realizzato in collaborazione con il mensile Espansione.

Al quartiere di fieramilano a Rho, per il tradizionale taglio del nastro, si sono dati appuntamento i vertici di Fiera Milano Spa – Michele Perini, presidente e l’Ad Enrico Pazzali – oltre
all’amministratore delegato di Expo 2015, Giuseppe Sala e diversi esponenti del mondo politico ed economico.

Michele Perini introducendo immediatamente il link tra Tuttofood ed Expo 2015 ha sottolineato: “Tuttofood è in costante crescita e, soprattutto, non è più soltanto il luogo
dove esporre prodotti, ma, grazie ai servizi messi a disposizione da Fiera Milano ed al progetto di internazionalizzazione – che porteranno Tuttofood in India ed in Brasile nel 2012 – anche una
piattaforma di marketing per le aziende”.

“Inoltre – ha continuato Perini – quest’anno Tuttofood si apre con decisione al mondo del Fuoricasa e dell’ospitalità – Horeca – grazie alla presenza del Villaggio Mixer ed alla stretta
collaborazione con FIPE che porterà in fiera il ministro della salute Ferruccio Fazio martedì”.

Parla di Expo 2015 Giuseppe Sala che, non tacendo la fase “non facile” che ha attraversato la manifestazione oggi “Guarda con ottimismo alla data del 2015 – per la quale sono attesi 20 milioni
di visitatori – anche perché all’estero l’evento è vissuto con grande ottimismo ed aspettative, testimoniati dai 28 paesi che hanno già aderito – cosa che non era mai
successa in passato – con un così grande anticipo”. Un Sala, fiducioso, quindi e che si è detto anche “Rinfrancato dalla vicinanza fisica con la Fiera e dalla possibilità
di utilizzare un know how di una manifestazione come Tuttofood, che è straordinario. Il successo di Tuttofood – ha concluso l’AD dell’Expo 2015 – è il miglior viatico per la buona
riuscita di Expo 2015”.

Allineati anche Giacomo Beretta, assessore al bilancio del comune di Milano per il quale “Expo 2015 non è un evento che interesserà solo Milano o la Lombardia ma sarà una
vera e propria carta d’identità che l’Italia presenterà al mondo” e Gianantonio Arnoldi, consigliere del Mifaaf con delega all’Expo 2015 per cui “Vincere la scommessa di Expo 2015
significherà anche dare una sferzata all’economia italiana superiore ad una manovra finanziaria”.

In merito al tema centrale di Expo 2015, “Nutrire il pianeta, energie per la vita“, Arnoldi ha rilevato che “Se da una parte rimane necessario potenziare
la tutela delle tipicità – anche in ossequio alla acquisizione da parte dell’Unesco della Dieta Mediterranea tra i patrimoni dell’Umanità – bisognerà dare la giusta
attenzione alla dimensione sociale dell’alimentazione nel mondo”.

Infine, lanciando il convegno di apertura “La Scienza in campo” l’editore Paolo Berlusconi, che si è detto “Onorato di poter inaugurare con il suo
mensile una manifestazione così importante”, ha chiarito che “Il tema del convegno è un vero e proprio sasso nello stagno per capire cosa pensino gli italiani del ricorso alla
scienza in tema di alimentazione e se debba essere libera o limitata nel suo contributo alla nostra tavola”.

Infatti cosa sanno gli italiani degli Ogm in agricoltura? Sono sufficientemente informati o sono vittime di leggende metropolitane? Cosa pensano della ricerca scientifica applicata
all’agricoltura e finalizzata alla risoluzione delle disfunzioni alimentari che ancora colpiscono grandi aree del pianeta?

“La Scienza in campo” ha proposto un’interessante riflessione sulle frontiere della nutrition del Pianeta – tema a cui, non a caso sarà anche dedicato l’Expo 2015 – attraverso la
presentazione di una ricerca realizzata su di un ampio campione di consumatori italiani. Ne è emersa una radicata fiducia degli nella ricerca scientifica – purchè non travalichi i
limiti etici e religiosi – e un diffuso timore verso i prodotti Ogm anche se il 38,1% degli intervistati si è dichiarato disponibile ad assaggiarli.

Redazione Newsfood.com+WebTv

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