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UnPOxExPO, Il progetto che promuove le eccellenze alimentari da Torino a Venezia

UnPOxExPO, Il progetto che promuove le eccellenze alimentari da Torino a Venezia

By Redazione

L’Esposizione Universale Italiana dura dal 1 maggio al 30 ottobre 2015, saranno 184 giorni di fuoco, dove il Paese Italia dovrà veramente – non a parole – dimostrare di esserci, di far
parte ancora del G8.

Expo2015 aspetta 20 milioni di turisti, di cui quasi 11 dall’estero. Ma Rho-Expo, sito della esposizione a nord di Milano, con i suoi 140 Paesi-Padiglioni, altri 30 grandi cluster commodities
agricole, teatri, gazebi, piazze, Cardo-promenade, cultura, acqua, vivai, orti e quant’altro di “vegetable” sia prodotto sul nostro Pianeta, è sicuramente il massimo per vedere, ascoltare,
strabiliare, impressionare, studiare, costruire, innovare… ma come si farà a toccare con mano le grandi eccellenze alimentari italiane?

Può un Cinese venire in Italia e non assaggiare spaghetti, anolini, pizza, mortadella, grana padano, provolone, ricotta, aceto balsamico, zampone, prosciutto, culatello, vini spumanti,
tortelli, pane…? Può un turista pilotato o un fai-da-te ignorare che è in Italia, patria mondiale della dieta mediterranea, della specifica dieta italiana, dei prodotti dop e Igp,
della tutela dei grandi brand, di outlet moda, design, ambiente, paesaggio, storia, civiltà, cultura….? Può?

La più piccola città italiana ha tante opere d’arte e cultura come una altra nazione intera nel mondo. Per questo c’è il progetto “Fuorisalone” di Expo2015: lungo il
grande fiume Po, 650 km che attraversano da Ovest ad Est la pianura Padana, regione con il patrimonio alimentare e enogastronomico in assoluto più  vario e ricco al mondo, per numero,
per valore.

Essere a 50-100 km di distanza da Milano e non “TOCCARE CON MANO” i distretti produttivi è quasi un delitto. Tutti vorranno toccare e assaggiare: ecco allora che il booking, l’hosting e
l’incoming diventano i veri strumenti economici da usare, da mettere a servizio dei turisti, da utilizzare come attrazione verso i luoghi di origine di prodotti e marchi, penso a Nutella,
Radicchio, Prosecco, Lambrusco, Asti, Franciacorta, Conserve pomodoro, Marmellate, Parmigiano Reggiano, Torrone, Panettone, Cioccolati, Mostarda, Lasagne… un’area ampia, dotata di comfort,
servizi, treni, aeroporti, autostrade, alberghi e ristoranti, ostelli, agriturismi dislocati nei 590 Comuni e 16 Provincie più prossime all’area metropolitana di Milano, facilmente
raggiungibili dalla sede dei Padiglioni di Expo-Rho. 

La Food&Wine&Turism&Visit Valley del fiume PO rappresenta oltre al 50% delle produzioni, imprese, occupati, marchi, fatturato dell’ agroalimentare e dell’enogastronomia nazionale,
soprattutto di 1500 brand certificati.  Un “Turismo fluviale nazionale” lanciato per supportare turisticamente Expo-Rho per diventare una delle principali destinazioni per i turismi del
terzo millennio, più prossimali, più caratteriali, soggettivi e privati portati  a turismi slow.

Il progetto attiva i “Distretti produttivi” grazie all’impegno degli enti e imprese locali che, insieme e in rete, organizzano diversi eventi, incontri, accoglienza, percorsi, tutela dop, cultura
e storia alimentare e gastronomica….. Torino e Venezia, attraente city-brand mondiale, sono i due hub di arrivo/partenza, legati a Milano.

Venezia è il porto del fiume Po, vicino al grande Parco del Delta, con altri due grandi fiumi navigabili dell’Adige e Brenta, attrezzati per approdi e attracchi per barche e natanti,
privati e pubblici, dentro e fuori gli argini, in barca e a cavallo, a piedi e in bicicletta, fra soste in agriturismo e in B&B, in alberghi e ostelli, in ristoranti e in camping. Lungo il
fiume PO si può assaggiare il mondo alimentare, la dieta globale: dolce, salato, amaro, acido sono i 4 pilastri attorno ai quali si incontrano tutti i piatti e le ricette della storia
italiana, fra sicurezza alimentare e sostenibilità, fra sussidiarietà e biodiversità, fra certificazione e salubrità nutrizionale.

Torino, Milano, Venezia, sono  le “Stelle” di un viaggio turistico fra ambiente, paesaggio, civiltà, cultura, passione, coltivazione, allevamenti e uomini-agricoli che hanno creato e
modificato nel tempo un insieme di piatti alimentari  di benessere, buonvivere, buongusto, buonsenso.


Redazione Newsfood.com+WebTv

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