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Vino novello: buona qualità, quantità ridotta, deblocage anticipato

Vino novello: buona qualità, quantità ridotta, deblocage anticipato

By Redazione

30 ottobre, via libera alla vendita del vino novello: inizia oggi un calendario commerciale, le cui date sono fissate per decreto dalle autorità italiane.

A dirlo è Coldiretti, che specifica modi e tempi dell’operazione.

Così, verranno messe in commercio circa 4 milioni di bottiglie, dalla buona qualità ma dalla quantità ridotta (-30%) rispetto al 2011, sicuramente inferiore ai 40 milioni
di ettolitri.

Inoltre, la procedura di deblocage è stata anticipata: rispetto al concorrente, il Beaujolais nouveau francese, il novello nostrano sarà disponibile 16 giorni prima.

Dietro a questo, la crisi del prodotto, che ha visto anno dopo anno ridursi le vendite, con i difetti (limiti di conservazione) più considerati dei pregi (l’essere prima produzione
enologica).

Così, i produttori corrono ai ripari, mantenendo stabili i prezzi (5 euro di media) e difendendo i luoghi di produzione.

Il novello Made in Italy arriva principalmente da Veneto e Trentino (50% del totale), senza però Toscana, la Sardegna, l’Emilia Romagna e la Puglia. In dettaglio, il settore vede novelli
monovitigno, spesso derivanti da vitigni autoctoni, con nomi di eccellenza come Merlot, Sangiovese, Cabernet, Montepulciano e Barbera.

Purtroppo, il novello 2012 sarà un piacere dimezzato: secondo la tradizione, il suo sapore viene esaltato da prodotti autunnali, in primis le castagne. La produzione di queste ultime
è però drasticamente ridotta: colpa del “Cinipide galligeno del castagno”, parassita arrivato dalla Cina e molto dannoso per le piante italiane.

Matteo Clerici

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