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Con Expo Milano 2015 la Cina è sempre più vicina: attesi 1.000.000 di turisti cinesi

Con Expo Milano 2015 la Cina è sempre più vicina: attesi 1.000.000 di turisti cinesi

By Giuseppe

Vittorino Colombo
Vittorino Colombo

L’autorevolezza di quanto riportato in questo comunicato è data dalla fonte: Achille Colombo Clerici.

Presidente dell’Istituto Europa Asia, è una figura autorevole del tessuto economico, artistico e culturale  di Milano ma è anche un profondo conoscitore degli aspetti “diplomatici” con i principali Paesi. In particolare la Cina, con la quale per merito di Vittorino Colombo, intrattiene rapporti dagli anni ’80.

Nel 1997 è stato istituito il Premio Internazionale Vittorino Colombo,  per ricordare la figura dello scomparso Senatore, già Presidente del Senato della Repubblica Italiana, più volte ministro nell’Italia del secolo scorso, figura fra le più nobili ed impegnate del cattolicesimo politico italiano, apprezzato tessitore di rapporti internazionali, specie con la Cina e nell’ambito del Consiglio d’Europa.

La Cina è più vicina… forse è meglio dire: l’Italia è più vicina per i Cinesi!

Giuseppe Danielli
Direttore Newsfood.com

 

 

Colombo Clerici con Luca Strambio De Castilla - Mostra Arte contemporanea - Monza dicembre 2012
Colombo Clerici con Luca Strambio De Castilla – Mostra Arte contemporanea – Monza dicembre 2012

—–Original Message—–
Date: Sat, 30 May 2015 10:18:42
Subject: Cina Italia Turismo – Istituto Europa Asia Inst EUROPASIA – Rapporto Maggio 2015

Secondo l’Istituto Europa Asia buoni i segnali anche per Expo: raggiungibile l’obiettivo del milione (o quasi) di visitatori

LA CINA TURISTICA SEMPRE PIU’ VICINA ALL’ ITALIA
Milano – Roma 30 maggio 2015
Un milione di turisti  cinesi per Expo? Se non la cifra tonda, un’affluenza non lontana. Tutti se l’augurano e il dato dell’ambasciata italiana a Pechino dei primi tre mesi dell’anno parla di più 40% di concessioni di visti turistici rispetto allo stesso periodo del 2014.

Bisogna inoltre tenere presente che, essendo l’Italia nell’area Schengen, anche altri Paesi europei stanno facendo visti a cinesi che poi, auspicabilmente, passeranno anche per l’Expo. Può essere utile un raffronto con i dati 2014 quando vennero rilasciati dalle rappresentanze diplomatiche italiane in Cina quasi 330.000 visti turistici, su un totale di 390.000 (più 13% rispetto al 2013), ma i turisti cinesi in Italia sono stati oltre 500.000: ciò significa che almeno il 22% è giunto da altri Paesi dell’area Schengen.  E quindi che l’obiettivo del milione per Expo non è irragionevole; convinzione confermata dai risultati della campagna vendite di biglietti. Per Giancarlo Dall’Ara, professore universitario e curatore di «Italy China Friendly» (una rete di strutture turistiche) “si può fare di più. C’è ancora una burocrazia che fa rallentare il rilascio dei visti”». Tanto che la proposta del docente è di “sospendere il visto dalla Cina per i mesi di Expo, come hanno fatto le destinazioni vicine che hanno avuto un boom”, mentre un risultato si è già ottenuto: posticipare l’entrata in vigore dell’obbligo delle impronte digitali per i visti da alcuni Paesi, tra cui la Cina.

Elaborando dati e informazioni di fonti diverse oltre ai propri, l’Istituto Europa Asia presieduto da Achille Colombo Clerici offre una panoramica sul turismo dei cittadini della Repubblica Popolare e la sua probabile evoluzione nel mondo e in Italia.

La Cina ha già superato gli Usa come fonte di turismo internazionale ed è destinata a diventare nel 2020 il più grande mercato di origine a lungo raggio, di pari passo con la crescita del reddito medio.
Il pil pro capite è aumentato del 148% negli ultimi dieci anni: tra il 2003 e il 2013 ad un tasso medio annuo del 5,5% nelle economie Bric e i redditi medi dovrebbero continuare ad aumentare parallelamente allo sviluppo economico.

Oxford Economics prevede che entro il 2023 ci saranno così altri 61 milioni di famiglie che potranno permettersi viaggi internazionali, rafforzando il ruolo della Cina come principale mercato di origine del turismo internazionale. Inoltre, la United Nations World Tourism Organization (Unwto) e la European Travel Commission (Etc) sottolineano come i cinesi – anche quelli a livelli di reddito relativamente più bassi – spendano circa il 53% del loro reddito disponibile (escluse le spese per beni di prima necessità) in viaggi.

In Cina i viaggi d’affari rappresentano ormai meno della metà della domanda e potrebbero scendere ulteriormente, mentre i redditi delle famiglie e la domanda di viaggi di piacere continuano a crescere. Entro il 2023, i viaggi di piacere rappresenteranno il 62% del totale dei viaggi in uscita del mercato cinese.

Quale è il rapporto con l’Italia? Durante il loro soggiorno nel nostro Paese, i turisti cinesi (appartengono al ceto medio-alto, molti i laureati, buone disponibilità economiche), tendono a visitare più di cinque città italiane preferendo le mete dell’arte, dello shopping, dell’enogastronomia ma anche località turistiche meno scontate (come Napoli, Lago di Como, Forte dei Marmi, le Cinque Terre e Capri).  Milano, Firenze e Venezia attirano ciascuna dal 15 al 17% del turismo cinese nel suo complesso; seguite a ruota da Roma, al 5 ° posto.

Se le città italiane sono destinazioni molto popolari tra i cinesi, la durata del soggiorno è relativamente bassa rispetto ad altre città europee – in media meno di due notti per città – perché questi turisti nel nostro Paese tendono a organizzare viaggi con più tappe piuttosto che a fermarsi in un luogo unico. Ma il futuro resta positivo: secondo le previsioni, i primi quattro mercati in termini di crescita per i visitatori cinesi entro il 2023 sono tutti situati in Italia. Un progresso, visto che  nel 2013 l’Italia si è collocata al sesto posto tra i top ten mondiali nella destinazione dei turisti cinesi, mentre  nel 2012 era fuori classifica.

Quale è il loro apporto all’economia italiana? Secondo dati 2014, i più recenti a disposizione, i cinesi in giro per il mondo soprattutto per turismo sono stati 114 milioni ed hanno speso 130 miliardi di dollari (al cambio attuale circa 117 miliardi di euro); pro capite più di mille euro, più di quanto spende il turista statunitense (762 euro). Del resto il reddito medio del turista cinese che viene in Europa ed in Italia nell’80% dei casi è superiore a quello medio italiano.

Bene dunque, ma si deve fare meglio. Ci sono poche guide turistiche che parlano cinese, così come scarseggia materiale informativo su monumenti e luoghi di interesse. Né è ancora tradotto in cinese il portale che promuove gli eventi per Expo. Le rotte dirette Italia-Cina sono ancora poche, tanto che – lo abbiamo visto – i cinesi sbarcano in Italia di rimbalzo, all’interno di viaggi organizzati che cominciano centinaia di chilometri più a nord, da Francoforte o da Parigi.
Grave lacuna questa del nostro sistema turistico che non favorisce sinergie tra le compagnie aeree ed i grandi tour-operators internazionali ( nella carenza di quelli italiani) ai fini dell’incremento dei flussi turistici verso l’Italia.
I prezzi degli alberghi sono alti e gli albergatori dovrebbero predisporre ambienti “amichevoli” (ad esempio, piatti cinesi, bollitore per il tè nelle stanze, collegamenti tv via satellite con emittenti cinesi, organizzazione di shopping tour, di visite ai monumenti cittadini e alle località enogastronomiche  dei dintorni ecc.).

Redazione Newsfood.com

Vedi:

http://www.newsfood.com/cesare-zhang-direttore-cri-china-radiotv-international- intervista-achille-colombo-clerici-presidente-istitutoeurop
25 feb 2013 Istituto Europa-Cina, catalizzatore di iniziative tra i due Paesi. L’Istituto EuropaAsia per la trasformazione economica e sociale della Cina …
http://www.newsfood.com/liang-hui-e-achille-colombo-clerici-il-ruolo-dellitalia- nella-trasformazione-dellagricoltura-cinese/
23 feb 2013 Cina Italia – Agricoltura – Borgo Castellania Incontro “Imprese … Foto: Achille Colombo Clerici con il Console Generale di Cina Signora Liang …
http://www.newsfood.com/chinatown-la-comunita-cinese-in-italia-vista-da-achille- colombo-clerici-intervista/
9 dic 2013 Già presidente dell’Istituto Italo Cinese ed oggi presidente … Foto: Achille Colombo Clerici con il Console Generale di Cina signora Liang Hui

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