Ristorante “The Beach”, Celle Ligure, Chef Matteo Bo
10 Maggio 2015
Celle Ligure, 9 maggio 2015
“Matteo, ti piacerebbe andare a Londra?
Queste parole della mia prof Simona Pellizzari dell’Alberghiero IPSSAR di Genova, hanno cambiato la mia vita.
Era il maggio del 1997, avevo 15 anni e tanta voglia di uscire dal mio guscio, di scoprire il mondo, di diventare un grande Chef “-
Inizia così il racconto della sua vita, Matteo Bo, nel suo ristorantino “The Beach”, sugli scogli affacciato sul mare, a pochi metri dalle onde.
Sono a Stella, il paese di origine di Sandro Pertini, uno degli ultimi Politici con la P maiuscola, un Presidente che amava la vita, amava il calcio ed era fiero di essere Italiano. Chissà cosa pensa da lassù nel vedere la sua “Nazionale” con le toppe nel sedere e con l’italianità ridotta ai minimi termini… 56 milioni di “giocatori” che si danno da fare, corrono e corrono ma senza speranze di vittoria!
Invece di rientrare a casa ad Alessandria, puntiamo verso il mare, scendiamo ad Albisola, famosa per le sue ceramiche.
Il nostro obiettivo è trovare un angolino dove poter lavorare in santa pace col nostro fidato MAC.
Ci fermiamo a Celle e a piedi ci infiliamo nel tunnel della passeggiata che, costeggiando il mare, va verso Genova; un tempo vi passavano i treni. Dopo qualche centinaia di metri incontriamo un bar con tavoli e sdraio (lo si raggiunge anche dall’Aurelia scendendo una scaletta).
E’ il Bar Ristorante The Beach, con un’ampia terrazza dove, a pranzo e a cena, si possono assaggiare i piatti di Matteo Bo, uno chef genovese che dopo aver fatto esperienze a Londra e in diversi locali, ha deciso di rientrare nella sua bella Liguria.
Dai profumi della cucina e dal menu esposto, si capisce subito che qui c’è qualcosa di diverso; non è il solito baretto dove puoi trovare anche qualche piatto riscaldato… qui trovi il pesce fresco, e in cucina un vero Chef!
Il mare canta incessantemente la sua canzone con le onde che sbattono contro gli scogli.
Prendo un caffè e mi metto a lavorare mentre mia moglie è scesa nella spiaggetta, un piccolo fazzoletto di sabbia dove c’è posto per 4 o 5 asciugamani… quindi niente folla di bagnanti vocianti.
L’intenzione è quella di rientrare a casa per la cena ma i profumi che escono dalla cucina sono sempre più intriganti. Faccio amicizia con Matteo che arriva con un bel piatto di pesce fresco… orate, pagelli, branzini e totani pescati nella notte dai pescatori del posto.
Matteo, quand’è che ti sei convinto che la ristorazione sarebbe stata la tua strada?
Con mio padre, fin da bambino, andavo nelle varie fiere di antiquariato. Un giorno ad Arezzo, non riuscendo a trovare un posto libero nei vari ristoranti (ed avendo una gran fame da lupetto… ero un Boy Scout) … ho deciso che non avrei seguito le orme di mio padre nel mondo dell’antiquariato ma avrei fatto il cuoco.
L’opportunità di andare a Londra fu una bella sorpresa e una piacevole esperienza.
Londra in quegli anni, ed anche ora, offriva una finestra sul mondo che ti faceva sentire importante e ti faceva dimenticare la fatica e le difficoltà del lavoro in cucina.
Parlami di Londra, cosa ti ricordi di quella esperienza nella grande City?
Grazie all’aiuto di mio padre, partii in aereo da Milano. Dal sole della mia Italia arrivai a Londra in una tipica giornata piovosa. Iniziai subito a pelar patate, nelle cucine del Novotel di Heathrow.
Dopo un mese ero già responsabile del Breakfast … non male per un ragazzo di 15 anni.
Mi sentivo già arrivato e non volevo più tornare in Italia a finire la scuola. Ma il buon senso e l’ordine perentorio di rientro di mio padre, che non finirò mai di ringraziare, mi fecero tornare tra i banchi di scuola e riuscii a prendere il diploma, anche se il mio tempo lo passavo più nelle cucine, a lavorare e imparare tra i fornelli, che sui libri a studiare.
Varie le esperienze a Genova, la mia città natale: al Bristol di Via XX Settembre, Le Perlage alla Foce, al Muinà di Prà… al Jolly Marina e ai Tre Merli, al Porto Antico. Lì, alcuni anni fa, in occasione dei campionati mondiali di calcio del SudAfrica, ebbi anche l’occasione di cucinare carne di animali piuttosto insoliti per la nostra cultura: struzzo, antilope, bufalo selvaggio…
Per il Console del SudAfrica invece: farinata genovese, pizza, trofie al pesto…
A rappresentare i Tre Merli, sono stato anche in TV, su Rai 1.
Proprio ai Tre Merli incontrasti un personaggio…
Sì, è vero, lì incontrai lo Chef Luca Molteni che mi portò a Venezia, alla Giudecca. Una esperienza magica in una città che per certi versi è lo specchio di Genova: una città marinara di mercanti dove il loro Cristoforo Colombo si chiamava Marco Polo, animati entrambi dallo spirito di avventura e di scoperta di nuovi mercati. A Venezia ho incontrato un altro chef che per me è ancora una figura importante: Daniele Zennaro.
Matteo, hai 34 anni, hai già 18 anni di esperienza e tanta voglia di costruire un tuo futuro che sarà ancora in Italia oppure pensi ad altri lidi?
Indubbiamente io e Barbara, la mia compagna, e preziosa maitre, vorremmo restare in Liguria, ma le condizioni socio-economiche del nostro Paese non sono delle migliori; per ora siamo a Celle e ci divertiamo a cucinare pesce fresco per i nostri clienti amici, poi si vedrà…
Sei un cuoco ligure e ti piace cucinare il pesce, quali sono i tuoi piatti preferiti?
Non è difficile cucinare del buon pesce quando si ha la fortuna di poterlo trovare fresco, dai pescatori locali. Cucino prevalentemente ciò che trovo al mercato del pesce; quello pescato nella notte. Il menu lo decide il mare…
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Non so più chi fosse che diceva:- “Posso resistere a tutto… meno che alle tentazioni” … beh, a me è successo la stessa cosa.
Ci siamo fermati a cena, e non ci siamo pentiti di averlo fatto.
Una cenetta onesta, a prezzi onesti ma di qualità sopra la norma. Le quantità non sono eccessive, in particolare il cartoccio di frittura di totano è un po’ carente, un po’ troppo “genovese” ma il gusto è sublime. Piatti espressi fatti al momento ma non bisogna aver fretta.
Guazzetto di cozze e vongole piccante 10 Euro
Ravioli di branzino 13 Euro
Frittura di totano 14 Euro
Coperto 2 Euro
Rumore delle onde… luna ridente e tramonto sul mare… gratis
Grazie Matteo e grazie Barbara, ci torneremo a Celle, e chiederemo anche all’ANAS di lasciarti mettere un’insegna più visibile e alla Telecom di riparare la centralina del telefono.
Ristorante The Beach
Via Aurelia di Levante, 1
17015 Celle Ligure (SV)
Info e prenotazioni: 340 6650299
Giuseppe Danielli
Newsfood.com
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