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Braciola di mammut ed arrosto di cavallo: ecco il barbecue di di 29.000 anni fa

Braciola di mammut ed arrosto di cavallo: ecco il barbecue di di 29.000 anni fa

By Redazione

  Se pensate che il barbecue (con tutto il suo contorno di gusto e socievolezza) sia un invenzione relativamente nuova, allora le nuove scoperte dell’antropologia vi faranno cambiare idea.

Si, perché a Pavlov VI, località della Repubblica Ceca al confine tra Austria e Slovacchia, gli studiosi hanno rinvenuto resti di cibo, attrezzi per prepararlo e zone adibite al
pranzo: insomma, una struttura da barbecue in piena regola che dice molto sulle abitudini dei nostri progenitori.

Innanzitutto, il piatto preferito era la carne di mammut: mentre popolazioni più settentrionali prediligevano concentrarsi sulle renne, i golosi del Gravettian (dal nome della cultura
preistorica attiva nell’area) mettevano al centro della loro alimentazione il peloso progenitore dell’ elefante; ciò è importante “Perché dimostra come quelle persone
abbiano avuto consuetudini in contrasto con altre popolazioni del Paleolitico superiore, proprio perché dipendevano pesantemente dai mammut”
, come spiega Jiri Svoboda, responsabile
delle ricerche che sono apparse sulla rivista scientifica Antiquity e professore presso l’Università di Brno.

Oltre al mammut, gli antichi esseri umani si nutrivano di cavalli, lepri e renne, ma anche orsi, ghiottoni e volpi artiche, i cui resti sono stati ritrovati nella zone.

Rimane un dubbio sui frutti di mare; è vero che sono state rinvenute conchiglie, ma esse venivano usate come materia prima per ornamenti.

  Le prede venivano cotte mettendo le carni messe sopra una griglia di pietra riscaldata dal fuoco; inoltre, ipotizzano i ricercatori, probabilmente esisteva un’attrezzatura per la
bollitura.

Quello che è sicuro che i cuochi dell’ epoca non erano certo degli sprovveduti: oggetti come lame, seghetti e spatole testimoniano come i piatti, prima di essere consumati, venivano
raffinati in base alle preferenze individuali.

Oltre a fungere come area “picnic”, l’antica Pavlov VI era centro di elaborazione culturale, magari di culto spirituale, come indicato da alcuni reperti, tra cui una testa di leone, rinvenuta
in ottimo stato di conservazione.

Sull’ argomento, ecco l’opinione del professor Svoboda: “La testa del carnivoro venne dapprima scolpita in un blocco di argilla, quindi lavorata con uno strumento da taglio e infine
riscaldata sul fuoco trasformandola in una sorta di ceramica
.E’ probabile che da essa gli uomini cercassero di influenzare l’ambiente dove vivevano, attraverso riti magici”.

Matteo Clerici

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