Formaggio insanguinato in Congo

Il formaggio di Goma (ed i bovini che lo producono) come fattore di un conflitto.

E’ quanto succede nella Repubblica Democratica del Congo, in Africa centrale.

Le regioni orientali dello Stato sono infatti coinvolte da una sorta di guerra civile. Nel Kivu Nord, i Mai Mai, le milizie popolari, ed a volte anche l’esercito ufficiale, si scontrano le
milizie del CNDP, Congresso Nazionale per la Difesa del Popolo; nel Kivu Meridionale, invece, il tandem deve vedersela con i combattenti d’etnia tutsi Banyamulenge.

E alle azioni militari s’intrecciano conflitti di tipo economico. Così, gli agricoltori (quasi tutti di nazione Hutu o Hunde) vengono cacciati per utilizzare le loro terre come pascoli e
alle battaglie si accompagna la predazione di molti capi di bestiame, per un valore totale che può arrivare a centinaia di migliaia di dollari.

Per alcuni, tutto questo ha raggiunto dei livelli tali da far guadagnare al formaggio di Goma il soprannome di “formaggio insanguinato”.

A peggiorare la situazione, il provvedimento del governo centrale, che per evitare l’erosione del suolo ha impedito il pascolo sui terreni pubblici.

Allora, la guerra per il territorio non coinvolge solo i grandi signori della guerra, ma rischia di coinvolgere i piccoli allevatori, in cerca di un modo per sopravvivere.

Matteo Clerici

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