FREE REAL TIME DAILY NEWS

Il BonTà: Il Salame Campagnolo ha vinto nella categoria dei “Salami Cispadani”

Il BonTà: Il Salame Campagnolo ha vinto nella categoria dei “Salami Cispadani”

By Redazione

Dopo i successi ottenuti negli anni scorsi al Trofeo Regionale “del Gentile”, a Bologna, questa volta il Salame Campagnolo ha vinto nella categoria dei “Salami Cispadani” alla
Prima Selezione del Salame Artigianale Italiano, promossa da Cremona Fiere nell’ambito della settima edizione de “Il BonTà”, il Salone Italiano
delle eccellenze enogastronomiche artigianali svoltosi dal 12 al 15 novembre scorso.

I salami sono stati valutati, secondo criteri riguardanti i diversi aspetti qualitativi, da una giuria composta da esperti, gourmet e giornalisti del settore, che ha esaminato decine di
produzioni provenienti da ogni regione d’Italia.

“Siamo molto soddisfatti per questo riconoscimento, che dimostra il nostro costante impegno a lavorare per l’affermazione della qualità dei nostri salami” commenta il direttore Clai,
Pietro D’Angeli”. Il valore del risultato sta proprio nell’importante ruolo che “Il BonTà” riveste nel panorama nazionale e non solo. Si tratta infatti della più grande kermesse
del prodotto tradizionale, con oltre 42 mila visitatori in 4 giorni, più di 300 espositori, elevata qualità dei prodotti esposti e delle iniziative collaterali, punto di incontro
qualificato fra operatori e gourmet, con compratori provenienti da tutta Europa, quest’anno anche dal Giappone. E il premio costituisce una competizione fra salami di qualità sia dal
punto di vista delle carni utilizzate che della più tipica tecnica artigianale.

D’altra parte, con le oltre 90 diverse tipologie realizzate nel nostro Paese, il salame è uno dei prodotti più apprezzati in Italia ed all’estero. Ed il primo semestre del 2010
consolida ulteriormente il già positivo trend dell’export registrato nel 2009. Nei primi sei mesi di quest’anno, infatti, l’export dei salumi è aumentato del 14%, con più
di 530 mila tonnellate esportate per un valore stimato in oltre 443 milioni di euro. In questo contesto il salame ha fatto registrare un’esportazione di oltre 10 mila tonnellate, con un valore
di oltre 95 milioni di euro (più 13,8%).

Inoltre, come dicono gli organizzatori di “Il BonTà”, “il salame oltre ad essere buono, è anche “bravo”: rappresenta infatti un’ottima fonte di proteine nobili, di minerali
importanti come ferro e zinco e di vitamine B1 e B2, preziose per il buon funzionamento del sistema nervoso e la rigenerazione dei tessuti”.

Insomma, un alimento in linea con le esigenze dei consumatori, sempre più attenti alla salubrità degli alimenti, a ridotto contenuto di grassi grazie alle moderne tecniche di
allevamento dei suini. Un profilo che corrisponde pienamente al Salame Campagnolo prodotto utilizzando solo carni magre di suino italiano selezionate e mondate con cura, a cui sono aggiunti
dadini di lardello.

Il tutto viene insaccato in budello naturale e legato a mano; il sapore è invitante e gustoso. Proprio per la sua alta qualità, fa parte dei salami della linea Maestri Salumieri
(insieme al salame contadino, alla salsiccia casereccia, alla salsiccia gustosa e a “sbuccia e mangia”), prodotti che nascono seguendo ricette ed ingredienti di eccellenza dedicati da Clai al
canale del dettaglio specializzato.

I salami della linea Maestri Salumieri, infatti, come quelli della linea Oro, rispettano le sei regole d’oro che Clai si è data per non precludere a nessuno il gusto e la certezza di una
buona fetta di salame. Le regole prevedono che i salami siano prodotti con l’utilizzo solo di carni italiane e solo di carni di suino pesante della Pianura Padana, allevato da soci Clai; che
siano privi di fonti di glutine; che non vi siano latte e derivati, per cui sono inseriti nel Prontuario dell’Associazione Italiana Celiachia; che abbiano la certificazione di filiera e di
prodotto Uni 10939:2001 (che garantisce la tracciabilità delle carni), la certificazione ambientale Iso 14001:1996, oltre a quella di qualità Iso 9001:2000, essendo prodotti
esclusivamente nello stabilimento di Sasso Morelli.

“Nell’ambito della nostra politica commerciale – aggiunge D’Angeli – dedichiamo molte risorse allo sviluppo del “canale dettaglio”, che comprende i migliori punti vendita, quali macellerie,
salumerie, gastronomerie e anche le nostre “Macellerie del Contadino” non solo in Emilia Romagna. Pur con tutte le difficoltà economiche che incontrano oggi queste tipologie di punti
vendita il giro d’affari della nostra azienda in questo canale è in costante crescita su tutto il territorio nazionale a testimonianza del fatto che esiste e resiste ancora una fascia di
consumatori sensibile all’aspetto qualitativo del cibo acquistato”.

Oltre al mercato nazionale, da qualche tempo Clai guarda con crescente interesse anche ai mercati esteri. “Abbiamo cominciato ad operare nei mercati extra nazionali negli ultimi 2 anni, con
buoni risultati sia in termini di presenza nei vari Paesi, in prevalenza europei, che in termini di prodotti, quindi non solo salame, ma anche prosciutti crudi e altri salumi – spiega Fabio
Lorenzoni, direttore vendite salumi Clai. L’incidenza dell’export in termini di fatturato salumi è oggi intorno al 5% ma puntiamo nel corso già del prossimo anno ad arrivare al
10%. Lo considero un buon risultato dato che siamo partiti da circa 2 anni”.

In questo ambito, si inserisce anche la recente partecipazione di Clai al Salone Internazionale dell’Alimentazione di Parigi. “Abbiamo avuto un buon riscontro di contatti – conclude Lorenzoni –
che andremo a concretizzare nei prossimi mesi. All’estero sono molto attenti, forse più che in Italia, all’aspetto delle certificazioni e Clai può contare su molti riconoscimenti:
Spiga Barrata per i prodotti adatti anche ai celiaci, certificazione di filiera, ecc. In più stiamo ottenendo un ottimo riscontro, soprattutto nei Paesi del Nord Europa, anche con
Belmagro, il nuovo salame di manzo con solo il 3% di grassi”.

Redazione Newsfood.com+WebTv

VISITA LO SHOP ONLINE DI NEWSFOOD