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Il caldo estivo si combatte aumentando il consumo di acqua, frutta e verdura

Il caldo estivo si combatte aumentando il consumo di acqua, frutta e verdura

By Redazione

Milano – Per combattere il caldo estivo è importante assumere una maggiore quantità di cibi ricchi
di acqua, senza dimenticare di bere comunque più acqua. Da uno studio dell’Osservatorio Nutrizionale e sugli stili di vita “Grana Padano” (composto
da medici, pediatri e dietisti, vedi scheda di seguito), risulta che gli italiani seguono generalmente una dieta ricca di cibi “idratanti”, ma devono in ogni caso essere più attenti
all’idratazione, soprattutto nel periodo estivo.

“Il nostro organismo necessita di circa 3 litri di acqua al giorno – spiega la dottoressa Michela Barichella, Responsabile della Struttura di Dietetica e Nutrizione clinica ICP di Milano – un
litro e mezzo viene introdotto con gli alimenti ed un litro e mezzo bevendo acqua. Il che vuol dire che se la quantità giornaliera di bicchieri d’acqua necessaria varia da 6 a 8,
d’estate i bicchieri dovrebbero aumentare fino a 8/10. Per quanto riguarda gli alimenti, gli italiani introducono mediamente tramite essi circa 1200 ml di acqua al giorno, ma d’estate queste
quantità dovrebbero aumentare, bisognerebbe arrivare almeno a 1600/1700 millilitri quotidiani”.

I cibi più “acquosi” sono la frutta, in particolare anguria e melone, la verdura, il latte, i succhi di frutta, lo yogurt, i sorbetti e i gelati, cibi che gli italiani consumano
mediamente a sufficienza. L’Osservatorio nutrizionale “Grana Padano” ha svolto uno studio sulla base dei dati riguardanti 7.500 persone, studio da cui emerge che gli italiani introducono,
attraverso ciò che mangiano, circa 1200 millilitri di acqua al giorno: a introdurre più alimenti ricchi di acqua sono gli uomini (1263 ml) rispetto alle donne (1061 ml) e gli
alimenti più ricchi di acqua sono introdotti maggiormente nel periodo primaverile rispetto all’inverno (1266 ml versus 981 ml).

“Avere un’idratazione adeguata – spiega ancora la dott.ssa Barichella – oltre a garantirci uno stato di benessere generale e a favorire l’eliminazione delle tossine, evita tutti i problemi che
la disidratazione comporta: da problemi semplici, ma fastidiosi, come la stipsi, a problemi più importanti, come lo stato confusionale che può comparire più facilmente nei
periodi caldi e nelle persone anziane”.

Secondo gli esperti dell’Osservatorio nutrizionale, gli anziani tendono a bere poco e, soprattutto nei periodi caldi, sono soggetti a malori dovuti proprio alla scarsa idratazione. I passati e
le creme di verdura sono sicuramente preziosi per coloro che, in là con gli anni, magari faticano a masticare, mentre per la merenda dei bambini, che non sempre bevono a sufficienza,
sì a ghiaccioli e gelati, senza esagerare a causa dello zucchero contenuto in questi prodotti.

Per mantenere un’adeguata idratazione in estate meglio quindi più spremute, frullati, centrifugati, frappé, verdura (soprattutto cotta), latte e yogurt, e, naturalmente,
più acqua. L’acqua infatti, non ha valore calorico, può essere bevuta indifferentemente frizzante o naturale, ed è un’ottima fonte di sali minerali.

L’IMPORTANZA DI UNA CORRETTA IDRATAZIONE

  • É necessario idratarsi con più frequenza quando si registra un aumento della sudorazione, per esempio quando si ha la febbre o ci si trova in luoghi particolarmente caldi, o
    anche in caso di perdite idriche dovute a diarrea o vomito.
  • Occorre reintegrare i liquidi durante e dopo l’attività fisica perché il corpo, per prevenire un innalzamento eccessivo della temperatura, attiva la sudorazione che,
    com’è noto, favorisce la disidratazione.
  • L’acqua è un alleato importante, in modo particolare per chi fa attività fisica regolare: essendo la massa muscolare costituita al 75% da acqua, questa ne favorisce lo
    sviluppo.
  • L’acqua preserva la corretta lubrificazione delle articolazioni del corpo.
  • Occorre far particolarmente attenzione a mantenersi idratati quando si va in montagna. In alta quota infatti (oltre i 2500 metri), si tende ad urinare di più e la frequenza
    respiratoria aumenta, con conseguente incremento delle perdite di acqua da parte del corpo.
  • Idratarsi è necessario in ogni situazione: semplicemente respirando infatti, si perdono di norma tra i 250 e 350 millilitri di acqua al giorno.
  • L’acqua non ha effetti positivi solo su salute e benessere dell’organismo, ma presenta anche un effetto “estetico”: essa infatti conferisce forma e rigidità ai tessuti.
  • Un’adeguata idratazione ha anche la funzione di mantenere umide le superfici di naso, occhi e orecchie.
  • Il fabbisogno di acqua aumenta durante gravidanza e allattamento: le donne incinte dovrebbero infatti bere almeno 2 litri di acqua al giorno, quelle che allattano almeno 3 litri, necessari
    alla produzione di latte.

SCHEDA INFORMATIVA OSSERVATORIO NUTRIZIONALE GRANA PADANO
Indagine sugli errori nutrizionali e gli stili di vita

L’Osservatorio nasce nel 2004 grazie all’impegno del Consorzio Tutela Grana Padano in collaborazione con FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) e SIMG (Società Italiana di Medicina
Generale). Dall’inizio del 2005 sta fotografando gli stili alimentari della popolazione italiana con appositi questionari somministrati dai Medici e Pediatri di libera scelta ai loro assistiti,
ai quali nel 2007 si sono aggiunti Dietisti e altri Medici Specialisti.

L’indagine non è svolta da intervistatori ma da professionisti della salute che svolgono sui loro assistiti delle anamnesi alimentari a favore della loro salute e a scopo educativo. I
dati rinvenenti dalle anamnesi vengono poi raccolti ed elaborati in dati osservazionali epidemiologici che vengono diffusi alla società civile.

Ad oggi:

Ha coinvolto 1.377 Medici di Medicina Generale 644 Pediatri 219 Dietisti che hanno somministrato 23.659 anamnesi alimentari (interviste) di cui 7.006 in età pediatrica e 16.653 adulti.

Il Comitato Scientifico

Il board scientifico multidisciplinare è coordinato dalla Dott.ssa Maria Letizia Petroni (Medico specializzato in medicina interna ed esperto di alimentazione, nutrizione clinica ed
obesità, autrice di oltre 61 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, coordinatore di ricerche finalizzate per il Ministero della Salute e docente incaricato di Dietetica e
Nutrizione presso diverse Università italiane), è composto dal responsabile medico del servizio dietetico ICP dell’Ospedale CTO di Milano, Dott.ssa Michela Barichella (Presidente
ADI Lombardia), dal pediatra nutrizionista esperto in obesità infantile Prof. Claudio Maffeis, (Docente di Pediatria, Università degli Studi di Verona), dal cardiologo e angiologo
Prof. Sergio Coccheri (Ordinario di Malattie Cardiovascolari, Università di Bologna), dal gastroenterologo Prof. Davide Festi, (Ordinario di Gastroenterologia, Università degli
studi di Bologna), e dallo statistico Prof. Alessandro Lubisco (Docente di Statistica, Università degli Studi di Bologna).

Gli obiettivi:

  • Educare l’intervistato ad una corretta alimentazione e suggerire uno stile di vita quale prevenzione primaria, secondo quanto identificato dal programma “Guadagnare Salute” del Ministero
    della Salute.
  • Ottenere una stima qualitativa delle abitudini nutrizionali degli italiani, e sulle loro abitudini, quali fumo, e attività fisica.
  • Fornire al medico di famiglia uno strumento operativo per agevolare l’anamnesi nutrizionale.
  • Identificare i principali errori nutrizionali degli italiani e diffondere la cultura della corretta alimentazione.

La raccolta dei dati:

la raccolta dei dati è effettuata con l’ausilio di un questionario elettronico che valuta la frequenza di assunzione settimanale o mensile di alcuni alimenti selezionati di cui viene
“pesato” il contenuto in nutrienti specifici. La quantità di alimenti dichiarati al medico, vengono elaborati da un software, costruito specificamente per questa ricerca, che calcolando
la quantità di nutrienti contenuti in ogni alimento, valuta complessivamente quanti e quali nutrienti sono stati introdotti con la dieta.

Il software è in grado, inoltre, di calcolare lo scostamento, rispetto ai valori standard dei fabbisogni giornalieri per età e sesso, e di dare suggerimenti sulle scelte
alimentari che il soggetto valutato può seguire per correggere l’errore nutrizionale emerso dall’indagine, oltre che permettere al medico di suggerire comportamenti personalizzati a
seconda del quadro clinico dell’intervistato.

L’aggiornamento del software:

a partire dal 2007, il software utilizzato per raccogliere dati è stato migliorato permettendo ai medici non solo di registrare le informazioni sulle abitudini alimentari ma anche quelle
sullo stile di vita dei propri pazienti come lo svolgimento di attività fisica, il tempo trascorso in attività sedentarie (guardare la TV, utilizzare il PC, fare giochi
elettronici) e l’abitudine al fumo; grazie a questo nuovo aggiornamento vengono inoltre rilevati oltre al peso e altezza anche la circonferenza addominale del paziente.

Riconoscihttps://cms.newsfood.com/main_edit.php?iNodeID=20110615094647-948e918a#tasmenti:

All’attività educativa “Educazione Nutrizionale Grana Padano”, di cui fa parte l’Osservatorio Grana Padano, è stato assegnato, il 22 ottobre 2006 a Shanghai, il primo premio Nutri
Award come migliore programma educativo a livello mondiale. Al premio, promosso dalla FAO (Food and Agriculture Organization) e dall’IDF (International Dairy Federation) hanno concorso decine
di campagne provenienti da 29 paesi.

Nell’ambito del Dietecom 2007 di Milano è stato assegnato il premio “Nutrigold 2007 la Migliore Comunicazione Nutrizionale” alle attività 2007 “Educazione Nutrizionale Grana
Padano”.

Per ulteriori informazioni:
www.educazionenutrizionale.granapadano.it

Redazione Newsfood.com+WebTv

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