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Insufficiente l'aiuto umanitario per i poveri del Myanmar

By Redazione

BANGKOK – Un funzionario di alto grado del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) ha detto oggi che l’assistenza umanitaria è attualmente insufficiente a
rispondere ai bisogni della popolazione di Myanmar e che il governo di Myanmar deve intraprendere riforme immediate e importanti a beneficio delle persone disperatamente povere e bisognose del
paese.

A seguito della visita della settimana scorsa a Myanmar, il Direttore Regionale del PAM per l’Asia, Tony Banbury, ha dichiarato che, mentre almeno cinque milioni di persone vulnerabili non
hanno abbastanza cibo e fin troppi abitanti contraggono malattie e vivono in povertà, il PAM può al momento fornire cibo solo a circa 500.000 persone, molto meno di quanto sarebbe
necessario.

“Le organizazzioni umanitarie possono aiutare, ma dobbiamo confrontarci con la scarsità di fondi. Qualsiasi cosa riusciremo a realizzare, date le attuali circostanze, basterà solo
a scalfire in superficie questa realtà”, ha detto Banbury, che durante i quattro giorni ha complessivamente visitato le operazioni del PAM nella regione di Shan, a Myanmar. I programmi
del PAM a Myanmar sono finanziati, alla data attuale, solo al 30 per cento.

Banbury si è incontrato con i rappresentanti delle agenzie dell’ONU e con i diplomatici a Yangon. Si è recato nei sobborghi di Pin Laung e Hsi Hsaing, nella parte sud di Shan,
visitando i villaggi e le scuole dove il PAM fornisce assistenza alimentare alle famiglie e alle comunità in precedenza dipendenti dalle coltivazioni di oppio.

“Myanmar e la sua popolazione hanno un’enorme potenziale ma le politiche di governo, le forti restrizioni nei viaggi e nei commerci, provocano povertà e malnutrizione in milioni di
persone anche laddove esistono dei surplus alimentari come nella regione di Shan”, ha detto Banbury. “L’assistenza alimentare del PAM è assolutamente necessaria per moltissime persone ma
riusciamo a raggiungerne solo una frazione”.

Banbury ha sottolineato che, anche a fronte di maggiori risorse, le agenzie di aiuto e di assistenza umanitarie da sole non potrebbero trasformare la vita di milioni di persone vulnerabili a
Myanmar. “Il governo di Myanmar dovrebbe immediatamente perseguire le necessarie riforme per liberare il popolo di Myanmar dalla povertà e dalla fame consentendo il pieno dispiegamento
di tutte le potenzialità”.

Il PAM collabora in Myanmar con 22 partner, tra agenzie delle Nazioni Unite e organizzazioni non governative, fornendo assistenza alimentare alle persone più bisognose del paese, inclusi
i pazienti affetti da HIV/AIDS e tubercolosi attualmente in cura, oltre agli studenti nelle aree più marginali del paese. Un altro programma fornisce cibo particolarmente nutriente a
madri e bambini che sofforno di malnutrizione acuta, fenomeno prevalente in numerose aree di intervento del PAM.

In tre anni, il PAM prevede di raggiungere 1.600.000 persone bisognose a un costo complessivo di 51,7 milioni di dollari. Il PAM fornisce assistenza alle comunità Rohinga nella regione
del nord di Rakhine, nelle aree centrali colpite dalla siccità e alle comunità agricole nelle aree di Shan precedentemente coltivate a oppio. Una razione standard del PAM è
composta di riso, legumi, olio vegetale, sale e alimenti arricchiti con proteine. Le operazioni del PAM dipendono dal governo per i movimenti di cibo e personale.

I donatori all’operazione a lungo termine di soccorso e riabilitazione del PAM includono: Australia (5,1 milioni di dollari), il Fondo Centrale di Risposta alle Emergenze delle Nazioni Unite
(1,4 milioni di dollari – per il CERF vedere: https://ochaonline.un.org), il Trust Fund for Human Security delle Nazioni Unite (648.000 dollari), Giappone (1,1 milioni di dollari), Unione
Europea (1,1 milioni di dollari), Svizzera (870.000 dollari), Finlandia (670.000), Germania (670.000 dollari), Stati Uniti (300.000 dollari), Nuova Zelanda (210.000 dollari) e Italia (140.000
dollari). Ulteriori 2,3 milioni di dollari sono stati ricevuti in donazioni multilaterali e 40.000 dollari in donazioni private.

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