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Italiani nel mondo: i nuovi presidenti delle Acli in Brasile, Argentina, Uruguay

By Redazione

 

Roma – Si sono conclusi i congressi delle Acli in America Latina con l’elezione dei nuovi presidenti: Ruben Mario Piastra in Uruguay, Edoardo Pollastri Brasile e Alfonso Grassi
in Argentina. E’ rientrata la delegazione guidata dal presidente nazionale Andrea Olivero, che ha confermato l’impegno delle Acli italiane e internazionali per gli italiani nel mondo e
lo sviluppo delle reti locali.

In Uruguay il primo congresso nazionale ha visto la conferma per elezione di Ruben Maria Piastra, che già occupava il ruolo di presidente nazionale per mandato dell’associazione.
Di origine toscana, Piastra è nato a Montevideo nel 1943. Già consultore della Regione toscana, ricopre oggi anche la carica di Revisore dei conti del Coordinamento
continentale delle Associazioni Toscane in Sud America.

In Brasile il nuovo presidente delle Acli è Edoardo Pollastri, ex senatore nella scorsa legislatura per gli italiani all’estero. Pollastri, piemontese, nato nel 1932 e sposato
con tre figli, era già stato vicepresidente delle Acli brasiliane. Attualmente è presidente di Assocamerestero e della Camera di commercio italo-brasiliana di San Paolo.
Come suo vice, l’assemblea congressuale brasiliana ha scelto il presidente uscente, Giacomo Guarnera, che ha guidato le Acli in Brasile dal 1966. Nuova tesoriera è stata invece
nominata Rita Blasioli, coordinatrice nazionale del Patronato e presidente del Comites di San Paolo.

L’Argentina, infine, ha riconfermato alla guida dell’associazione Alfonso Grassi, originario di Solfora, in provincia di Avellino, dove è nato nel 1945. Più volte
insignito dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (nel 1996 cavaliere, nel 2005 ufficiale), Grassi è presidente della Federazione nazionale della Regione Campania in
Argentina (Fenareca) e vicepresidente del Comites di Lomas di Zamoras. Le Acli argentine hanno scelto anche i membri del Consiglio nazionale, primo dei quali è risultato
Luciano Embrinati, coordinatore nazionale del Patronato. La presidenza verrà eletta, come accade in Italia, in occasione della prima riunione del Consiglio.

Commentando l’esperienza congressuale in America Latina, Michele Consiglio, responsabile della Rete mondiale aclista, ha evidenziato la necessità per l’Italia di «ripensare
le politiche e gli interventi a favore dei nostri connazionali all’estero». A fronte dei dati presentati nell’ultimo Rapporto sugli italiani nel mondo – con 3,7 milioni di
connazionali censiti, il 35% nati all’estero, oltre il 50% con meno di 35 anni – «si tratta di guardare con grande attenzione ad una realtà nuova», ha detto
Consiglio: «impegnandosi a non disperdere la memoria e a mantenere vivi gli elementi di identità e di coesione, come la lingua e la cultura di origine». Maurizio
Drezzadore, responsabile del dipartimento lavoro della Acli italiane e presidente dell’Enaip, l’ente di formazione aclista, ha aggiunto la necessità di rafforzare l’intervento
sul piano formativo, anche all’interno dei programmi bilaterali di cooperazione, come nell’esperienza del progetto Alfes realizzato a Montevideo. L’importanza della cooperazione con le
realtà locali è stata allo stesso modo sottolineata da Giacomo Morandini di Ipsia, la ong delle Acli, e Francesco Martinelli, responsabile del settore esteri del patronato
Acli.

 

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