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L’azoto in gelateria

L’azoto in gelateria

By Redazione

“L’azoto (N2) è un liquido freddissimo che a sua volta raffredda molto velocemente tutto ciò con cui viene a contatto, ma non è un ingrediente, perché non resta nei
gelati e nei macchinari: svolgendo il suo compito, evapora e si confonde con  il resto dell’aria. È più simile ad un oggetto usa e getta, come le bombolette di gas del
sifone. Ma, a differenza degli attrezzi monouso, non dà problemi di smaltimento e non inquina. È assolutamente inerte: non dà luogo a reazioni chimiche; è solo in
grado di raffreddare ed evaporare.” ( prof. Davide Cassi, docente di fisica della materia – Università di Parma ) 

Con questo raffreddamento velocissimo (il gelato si manteca in pochi secondi) si formano dei cristalli che sono 700 volte più piccoli di quelli che si ottengono con il raffreddamento
classico (lento). Questo comporta che si sentano maggiormente i sapori in quanto il nostro palato non si “congela” come quando deve fornire calore per sciogliere grossi cristalli. 

La gelateria Sanelli di Salsomaggiore Terme (Parma) è la prima gelateria che ha adottato e utilizza questa modalità di produzione. 

Per produrre il gelato con questo metodo non vi è necessità di usare corrente elettrica, per cui è possibile fare il gelato in qualsiasi luogo:scuole, ristoranti, in
famiglia e come vedete anche qui: basta una frusta per muovere velocemente la miscela, per far sì che questa trattenga il freddo rilasciato dall’azoto che ritorna allo stato naturale,
cioè nell’aria che respiriamo (80% azoto e 20% ossigeno)

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