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Meningite: nessun focolaio nel Canavese

By Redazione

«Non esiste nessuna epidemia di meningite di Piemonte, neppure nell’area dell’Asl To4, dove la morte del giovane diciassettenne torinese per sepsi meningococcica, ha creato un nuovo
allarme su un presunto focolaio in quella zona, dal momento che il ragazzo giocava a calcio in una squadra di Ivrea».

Vittorio Demicheli, epidemiologo e direttore dell’Assessorato alla tutela della salute e sanità, smentisce così le notizie diffuse da alcuni mezzi di informazione, che hanno
portato molti cittadini a rivolgersi allarmati ai Servizi di igiene pubblica dell’azienda sanitaria.
«Si parla di epidemia – continua Demicheli – quando sussistono contemporaneamente due condizioni: una concentrazione inusuale di casi in una zona circoscritta e la
propagazione della malattia da un soggetto all’altro. In questo senso, i tre episodi diagnosticati nel Canavese dall’inizio dell’anno ad oggi non sono in alcun modo collegati, né dal
punto di vista geografico, né temporalmente».
La malattia, infatti, ha un periodo di incubazione medio di 3 o 4 giorni, che può prolungarsi fino a 10, tempo massimo previsto per la sorveglianza sanitaria. Gli episodi verificatisi
nella zona d’Ivrea sono stati diagnosticati a circa un mese di distanza l’uno dall’altro, un lasso temporale che dimostra che i casi non sono in nessun modo correlati (TABELLA A).

«Non solo – aggiunge Demicheli -, ma dal 1998, quando viene accertata una meningite, il servizio di epidemiologia regionale effettua un’accurata indagine, in grado di
individuare tutti i soggetti che sono stati a contatto con il paziente per le necessarie misure di profilassi. Dal 2003, inoltre, viene condotta l’analisi dei sierotipi, al fine di accertare
eventuali legami tra gli episodi e la loro prevenibilità. E l’indagine svolta in questo caso ha accertato che non esiste alcuna associazione. È quindi da escludere la presenza di
un focolaio, che peraltro nella nostra regione non è mai stato registrato da quanto è attivo il sistema di sorveglianza».
Per quanto riguarda, infine, le vaccinazioni, Demicheli conclude: «Non essendoci alcuna epidemia in corso, sarebbe del tutto ingiustificata una campagna di vaccinazione
straordinaria».

TABELLA A

Meningiti menigococciche 2008

ETA’

RESIDENZA

DATA DIAGNOSI

SIEROGRUPPO

17 anni

Nomaglio (ex Asl 9)

29 gennaio

Non è stato possibile individuarlo

22 anni

Novi Ligure (ex Asl 22)

31 gennaio

B

15 anni

Strambino (ex Asl 9)

28 febbraio

Non è stato possibile individuarlo

19 anni

Alessandria (ex Asl 20)

19 marzo

C

16 anni

Ivrea (ex Asl 9)

21 marzo

C

46 anni

Cuneo (ex Asl 15)

26 marzo

Individuazione in corso


Sepsi meningococciche 2008

ETA’

RESIDENZA

DATA DIAGNOSI

SIEROGRUPPO

4 anni

Torino

14 gennaio
DECESSO

C

58 anni

Torino

22 gennaio

W135

3 anni

Coassolo Torinese (ex Asl 6) domiciliato presso l’ex Asl 7

7 febbraio

B

27 anni

Novara (ex Asl 13)

13 febbraio
DECESSO

B

17 anni

Torino

2 aprile
DECESSO

Individuazione in corso

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