Meningite: nessun focolaio nel Canavese
3 Aprile 2008
«Non esiste nessuna epidemia di meningite di Piemonte, neppure nell’area dell’Asl To4, dove la morte del giovane diciassettenne torinese per sepsi meningococcica, ha creato un nuovo
allarme su un presunto focolaio in quella zona, dal momento che il ragazzo giocava a calcio in una squadra di Ivrea».
Vittorio Demicheli, epidemiologo e direttore dell’Assessorato alla tutela della salute e sanità, smentisce così le notizie diffuse da alcuni mezzi di informazione, che hanno
portato molti cittadini a rivolgersi allarmati ai Servizi di igiene pubblica dell’azienda sanitaria.
«Si parla di epidemia – continua Demicheli – quando sussistono contemporaneamente due condizioni: una concentrazione inusuale di casi in una zona circoscritta e la
propagazione della malattia da un soggetto all’altro. In questo senso, i tre episodi diagnosticati nel Canavese dall’inizio dell’anno ad oggi non sono in alcun modo collegati, né dal
punto di vista geografico, né temporalmente».
La malattia, infatti, ha un periodo di incubazione medio di 3 o 4 giorni, che può prolungarsi fino a 10, tempo massimo previsto per la sorveglianza sanitaria. Gli episodi verificatisi
nella zona d’Ivrea sono stati diagnosticati a circa un mese di distanza l’uno dall’altro, un lasso temporale che dimostra che i casi non sono in nessun modo correlati (TABELLA A).
«Non solo – aggiunge Demicheli -, ma dal 1998, quando viene accertata una meningite, il servizio di epidemiologia regionale effettua un’accurata indagine, in grado di
individuare tutti i soggetti che sono stati a contatto con il paziente per le necessarie misure di profilassi. Dal 2003, inoltre, viene condotta l’analisi dei sierotipi, al fine di accertare
eventuali legami tra gli episodi e la loro prevenibilità. E l’indagine svolta in questo caso ha accertato che non esiste alcuna associazione. È quindi da escludere la presenza di
un focolaio, che peraltro nella nostra regione non è mai stato registrato da quanto è attivo il sistema di sorveglianza».
Per quanto riguarda, infine, le vaccinazioni, Demicheli conclude: «Non essendoci alcuna epidemia in corso, sarebbe del tutto ingiustificata una campagna di vaccinazione
straordinaria».
TABELLA A
Meningiti menigococciche 2008
ETA’
RESIDENZA
DATA DIAGNOSI
SIEROGRUPPO
17 anni
Nomaglio (ex Asl 9)
29 gennaio
Non è stato possibile individuarlo
22 anni
Novi Ligure (ex Asl 22)
31 gennaio
B
15 anni
Strambino (ex Asl 9)
28 febbraio
Non è stato possibile individuarlo
19 anni
Alessandria (ex Asl 20)
19 marzo
C
16 anni
Ivrea (ex Asl 9)
21 marzo
C
46 anni
Cuneo (ex Asl 15)
26 marzo
Individuazione in corso
Sepsi meningococciche 2008
ETA’
RESIDENZA
DATA DIAGNOSI
SIEROGRUPPO
4 anni
Torino
14 gennaio
DECESSO
C
58 anni
Torino
22 gennaio
W135
3 anni
Coassolo Torinese (ex Asl 6) domiciliato presso l’ex Asl 7
7 febbraio
B
27 anni
Novara (ex Asl 13)
13 febbraio
DECESSO
B
17 anni
Torino
2 aprile
DECESSO
Individuazione in corso