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Per il 45% degli agriturismi nell’estate scorsa meno ospiti e soggiorni più brevi

Per il 45% degli agriturismi nell’estate scorsa meno ospiti e soggiorni più brevi

By Redazione

“Avevamo visto giusto anche se avremmo preferito sbagliare…”. Lo ha detto Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist (Confagricoltura), commentando i risultati di un sondaggio che
l’associazione agrituristica di Confagricoltura ha condotto su un campione di 300 operatori, selezionati in tutta Italia, per conoscere l’andamento della domanda di agriturismo durante l’estate
scorsa.

“Chi, a inizio stagione, aveva annunciato che l’agriturismo sarebbe cresciuto – prosegue il presidente di Agriturist – si è chiaramente allontanato dalla realtà. Non possiamo che
guardare con preoccupazione ai fine settimana autunnali, nei quali la flessione della domanda registrata nei mesi estivi potrebbe farsi sentire ancor più severamente”.

Gli ospiti dell’estate, secondo quanto dichiarato dal 46% degli intervistati, sono diminuiti; e il 45% ha registrato prenotazioni per soggiorni più brevi, rispetto allo scorso anno. Il
39% degli operatori ha poi dichiarato che le prenotazioni degli stranieri hanno subito una flessione. Tutto questo ha contribuito a determinare, nel 24% dei casi, una utilizzazione dei posti
letto inferiore addirittura al 50%.

Nel 66% delle aziende agrituristiche, i soggiorni non hanno superato i cinque pernottamenti; circa la metà degli agriturismi ha registrato una durata media dei soggiorni inferiore ai tre
giorni. Anche nel fine settimana di Ferragosto sono state moltissime le richieste di ospitalità anche per una sola notte.

Fra le province che hanno maggiormente sofferto, Perugia, con il 75% delle aziende che accusano un calo della domanda, seguita da Arezzo (-69%), Firenze (-50%) e Siena (-40%).

La diminuzione della domanda si è registrata nonostante un diffuso aumento delle visite ai siti internet degli agriturismi (dichiarato nel 45% dei casi), il 23% dei quali ha investito in
promozione più dell’anno precedente. Questo evidenzia che la ricerca della soluzione di accoglienza più favorevole ha richiesto un confronto più attento delle offerte; e
che molti, presumibilmente per ragioni economiche, alla fine hanno rinunciato alla vacanza agrituristica.

Ma non per tutti è andata male… Poco meno del 40% degli intervistati ha dichiarato di aver superato l’80% di utilizzazione dei posti letto; per metà si è trattato di una
conferma dei risultati ottenuti nell’anno precedente, mentre l’altra metà ha registrato ospiti in crescita, soprattutto grazie ad un incremento delle presenze di stranieri. Ciò
significa che ha soprattutto pagato una efficace promozione verso l’estero grazie alla quale è stato possibile compensare la diffusa diminuzione delle presenze degli italiani,
determinata soprattutto della abbreviazione dei soggiorni.

Infine va sottolineato che poco più della metà degli intervistati dichiara di consultare le statistiche del proprio sito internet; si tratta di un dato positivo, in sensibile
crescita rispetto allo scorso anno ( 50%), a testimonianza dello sforzo di razionalizzare e rafforzare la promozione tramite la “rete”, che molti agriturismi stanno compiendo.

I risultati del sondaggio di Agriturist sono confermati dal Rapporto dell’Osservatorio Nazionale per il Turismo (ministero del Turismo, Banca d’Italia, Istat, Unioncamere), recentemente
presentato dal Ministro Brambilla, secondo cui l’extralberghiero nei primi nove mesi dell’anno ha perduto il 6,9% delle presenze rispetto allo stesso periodo del 2008, con una flessione
particolarmente rilevante per le meta “campagna” pari a -9,3% in giugno, -11,7% in luglio, -8,6% in agosto. In settembre è stimata una lieve ripresa grazie a un 1,2%.

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