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Tai Rosso chiama mondo: la risposta dei territori all’omologazione del gusto

Tai Rosso chiama mondo: la risposta dei territori all’omologazione del gusto

By Redazione

Si sono riuniti sei territori per iniziativa delle aziende del marchio Qualithos (Le Pignole, Piovene, Dal Maso e Brunello). Verso un tavolo internazionale permanente di confronto e una
continuità nell’ambito delle differenze: è questo il risultato emerso da “Tai Rosso chiama mondo”, il primo Simposio dei Terroir del Grenache, che ha messo a confronto vini ottenuti
da uve Tai Rosso, Cannonau, Grenache e Guarnacha.

L’iniziativa delle aziende Qualithos (Le Pignole, Piovene, Dal Maso e Brunello) ha permesso di mettere in luce una sostanziale continuità tra queste varietà, pur in presenza di
nette differenze che riflettono in modo preciso i caratteri dei territori di produzione. Un confronto particolarmente apprezzato dagli stessi produttori che si sono impegnati a costituire un
tavolo di confronto permanente, con un appuntamento annuale.

Il convegno si è aperto con il saluto di Luigino Vascon, assessore all’agricoltura della Provincia di Vicenza. Quindi il presidente di Ais Veneto Dino Marchi è entrato nel vivo
sottolineando l’importanza di trovare nuove proposte e stimoli per il mondo del vino, che oggi rischia di appiattirsi sulle argomentazioni legate al proibizionismo.

Roberto Cipresso, enologo e scrittore, ha parlato dell’influenza del terroir per varietà viticole che ha definto più plastiche, come appunto il Grenache. Varietà nelle quali
incidono in maniera determinante i fattori ambientali del suolo, della luce e della ventilazione, oltre che la cultura e la mano dell’uomo.

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